«Rete delle Università per la Pace» in azione
Gli appuntamenti del 10 dicembre
Il 10 dicembre viene lanciata la Rete delle Università per la Pace (Runipace), promossa dalla CRUI – la Conferenza dei rettori delle università italiane – con eventi in tutta Italia.
Qui il programma: https://www.runipace.org/eventi-locali/
La Rete delle Università per la Pace è nata a dicembre del 2018 per iniziativa dei rettori delle Università di Pisa (Paolo Mancarella) e di Brescia (Maurizio Tira) che ne proposero la creazione all’Assemblea della CRUI. Il Centro Scienze per la Pace di Pisa è stato indicato come struttura di coordinamento.
Alla rete RUniPace (www.runipace.org) aderiscono più di cinquanta università per contribuire a rafforzare il legame tra pace, diritti umani, democrazia, giustizia e progresso sociale. Attraverso attività all’interno del mondo accademico e il dialogo con le organizzazioni della società civile e le scuole, la rete persegue le finalità di promuovere – nella ricerca, nella didattica e nella terza missione – la riflessione sulla responsabilità sociale di tutte le discipline e l’attenzione alla costruzione e al consolidamento della pace con mezzi pacifici; favorire la nonviolenza come approccio alla risoluzione dei conflitti per costruire una cultura del dialogo, del rispetto, dell’inclusione, della solidarietà e della condivisione; promuovere la solidarietà e la comprensione reciproca tra i popoli; favorire l’educazione alla pace, alla nonviolenza, alla non discriminazione e al dialogo; valorizzare il ruolo delle donne nei processi di pace ad ogni livello e creare le condizioni favorevoli alla leadership delle giovani generazioni nei processi di pace.
E’ incoraggiante sapere che anche in Italia esiste una rete di università impegnate per la pace e per i diritti umani. La “bottega” volentieri darà notizia delle loro attività ma temiamo che questa buona notizia interesserà pochissimo i nostri “grandi” media, verognosamente impegnati a sostenere un militarismo sempre più vergognoso.
Accanto alla bella pianta delle università per la pace c’è purtroppo un’altra mappa tossica (ai più sconosciuta) da studiare: quella delle molte facoltà universitarie con l’elmetto cioè impegnate in attività connesse alle guerre e/o a sostegno della NATO. E su questo in “bottega” abbiamo ripreso alcuni articoli di Antonio Mazzeo: uno su tutti «Come il Pentagono condiziona e finanzia la ricerca scientifica in Italia» (potete leggerlo qui: http://www.labottegadelbarbieri.org/come-il-pentagono-condiziona-e-finanzia-la-ricerca-scientifica-in-italia/).
appunto quante di queste università sono poi coinvolte non solo in ricerche per le guerre vedi in joint venture con cenbtri statinitensi che lavorano per l’industria militare ma anche quante di queste esimie università sono fra quelle che invitano reponsabili dei servizi segreti a presentare le meraviglie del loro operato e a invitare gli stduenti a prospettare la carriera di spie ….