забастовка

di Romano Mazzon

Il 6 maggio (2011 o 2015?) scioperetto generalino di 4 orette. Ogni volta che si indice uno sciopero mi sorge il solito problema: da chi sciopero?

Bella domanda: da cosa sciopera un precario con un contratto su cui sta scritto che non ha obblighi di orario e di presenza ma deve solo consegnare il lavoro pattuito? Ma anche da cosa sciopera un cassaintegrato a tempo indeterminato che magari quel giorno lavora dopo un sacco di tempo passato a casa? E da cosa sciopera un partito ivato che negli ultimi mesi ha solo fatto fatture ma nessuna gli è stata pagata?

Poi sorge la seconda domanda: per cosa sciopero? I problemi, ce lo spiegano quotidianamente, sono complessi, non comprensibili da miseri cittadini. C’è la crisi economica, c’è la crisi demografica, c’è la crisi climatica, c’è la crisi energetica, insomma c’è la crisi. Se però ragioniamo un po’ notiamo che bipartisanamente in questi anni hanno deriso chiunque affermasse che si andava incontro a una serie di crisi. Dicevano, con un sorriso più alla mortadella o alla J.R, a cicli alterni, che erano solo parole di persone che non capivano un accipicchiolino.

Abbiamo avuto amministratori pubblici che hanno giocato, ops investito, denaro pubblico in Borsa. Chi gli diceva che era una corbelleria veniva zittito perché non aveva capito che ormai il lavoro è finito e si passa solo alla finanza: facciamo dell’Italia un’enorme City. Poi quei soldi li hanno persi ma hanno anche spiegato che non era prevedibile, gli agenti che lavoravano per le società che si sono buggerate i denari gli avevano garantito che era un affarone, altro che quegli zotici capaci solo di fare le Cassandre che dicevano che più che un investimento pareva il gioco delle tre carte.

Bipartisanamente ci hanno spiegato che bisognava inalzare l’età pensionabile. Legare la pensione ai contributi versati e non agli ultimi stipendi ricevuti. Intanto ci avrebbero pensato i Fondi Pensione a renderci tutti dei ricchi pensionati dediti al turismo sessuale in paradisi esotici (ce n’è per ogni genere). Anche qui è crollato tutto ma che importa, come potevano immaginarlo? Come potevano immaginare che loro stavano dicendo di lavorare sino a 70 anni mentre le persone a 50 perdono il posto? Che ne sapevano! Poveri imbelli!

Ci dicono che spenderemo un sacco di soldi per realizzare centrali nucleari perché è in aumento la richiesta energetica delle aziende e perché la compriamo dalla Francia a basso costo. Ancora in questo caso, gli imbelli, si scordano che in Italia manca un piano energetico per cui non si sa di quanta energia c’è bisogno. Si dimenticano che da prima della crisi la richiesta energetica del nostro Paese è in diminuzione. Si scordano di dire che l’energia la compriamo di notte dalla Francia perché spegniamo gli impianti che ci costa meno quella francese ma non perché è nucleare: i popò di scienziati che si sbracciano per un nucleare serio sorvolano sul fatto che la Francia ci vende energia a basso costo perché altrimenti potrebbe usarla solo per garantire un elettrizzante idromassaggio alla felice coppietta che abita l’Eliseo. Questi fior fiore di scienziati non hanno mai preparato un modello teorico per imbrigliare l’energia. Se la Francia ne produce un sacco in più di notte non può far altro che svenderla.

Bipartisanamente si sbracano per chi offre di più all’altare della guerra: miliardi e miliardi di euro investiti nel massacro dei civili ma noi siamo democratici e i civili che annichiliamo mentre festeggiano un matrimonio o semplicemente cenano a casa loro muoiono con il bollino blu della democrazia, certo è tutto un altro essere trucidati.

Alcuni amministratori che si sono giocati i soldi in borsa ora tagliano le spese per i bambini perché c’è la crisi.

Non dico la scuola, serve solo a produrre Cassandre, meglio ignoranti ed entusiasti dell’avvenire, non dico la cultura, serve solo a creare atteggiamenti libidinosi sia di auto che di etero erostismo nella gioventù, non dico diritti civili per tutti, serve solo a far dilagare istinti lascivi e amorali, non dico la ricerca, a che accipicchiolina serve?, ma se siamo arrivati bipartisanamente a tagliare sui bambini allora avrei anche trovato da cosa scioperare e per cosa ma dovrei usare un altro nome. Forse dovrei parlare di disobbedienza civile, un mettersi fermi a braccia conserte ad osservarli mantenendo sul viso un’espressione tipo “Ma quanto ci mettete a levarvi tutti dagli zebedei?”.

Colonna sonora: Baustelle – Il liberismo ha i giorni contati

забастовка: sciopero in Russo, deriva dall’italiano “Basta! ” urlato dai muratori italiani in sciopero (qualcuno ricorda Il Metello di Vasco Pratolini?)

Rom Vunner

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