15 novembre 1960: «Non è mai troppo tardi»
di Doriana Goracci
“Non è mai troppo tardi“, corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta del maestro Alberto Manzi, fu trasmesso per la prima volta in televisione il 15 novembre 1960. Il programma, condotto dal maestro Manzi, era un corso di alfabetizzazione per adulti,realizzato in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, che voleva consentire agli adulti analfabeti di conseguire la licenza elementare. Nel 1960 ben 35.000 persone ottennero il diploma e proseguì sino al 1968. Insegnò a leggere e a scrivere a centinaia di migliaia di adulti grazie alla trasmissione ‘Non è mai troppo tardi’: Manzi al suo “provino” strappò il copione che gli era stato dato e improvvisò una lezione alla sua maniera dinanzi a classi composte di adulti analfabeti o quasi. Fu un rivoluzionario della scuola e della cultura, uno che si servì dallo schermo e non per lo schermo, di lavagna e gesso, che permise di conseguire a circa un milione e mezzo di italiani, la licenza elementare: lo seguivano prima di cena. E ritornò famoso per alcuni, nel 1981, perché rifiutò il metodo delle nuove “schede di valutazione”, che avevano sostituito la pagella, per cui come “disobbediente” pagò in prima persona con la sospensione dall’insegnamento e della paga, da sempre uguale a quella dei suoi colleghi. Era sicuro il maestro che l’avremmo capito, che in noi c’era del buono, che lui non aveva fatto altro che rimuovere quel desiderio sopito di conoscere: fece crescere, in poche parole, la capacità intellettuale che è in tutti noi.
Condivido una lettera del 1976 di Alberto Manzi ai suoi alunni di V elementare, adatta a tutte e tutti, come fossimo tutte e tutti tornati a scuola ad imparare, da un maestro che non ci mette voti e non li chiede, e che dice solo che non è mai troppo tardi: me la fece vedere e leggere un suo ex alunno, oggi avvocato.
Certi maestri ci illuminano d’immenso. Come dice lupo e contadino: “Si raccontano favole ai bambini per farli addormentare, agli adulti per farli svegliare”
https://www.agoravox.it/15-novembre-1960-non-e-mai-troppo.html
“...Abbiamo cercato di capire questo nostro magnifico e stranissimo mondo non solo vedendone i lati migliori, ma infilando le dita nelle sue piaghe, infilandole fino in fondo perché volevamo capire se era possibile fare qualcosa, insieme, per sanare le piaghe e rendere il mondo migliore….Spero che abbiate capito quel che ho cercato sempre di farvi comprendere: NON RINUNCIATE MAI, per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, AD ESSERE VOI STESSI. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. Vi auguro che nessuno mai possa plagiarvi o “addomesticare” come vorrebbe…Siete capaci di camminare da soli a testa alta, PERCHE’ NESSUNO DI VOI E’ INCAPACE DI FARLO. Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà mai distruggervi, SE VOI NON LO VOLETE. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello SEMPRE in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è già in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, e ancora onesta, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa riuscire ad amare, e… amore, amore. Se vi posso dare un comando, eccolo: questo io voglio. Realizzate tutto ciò, ed io sarò sempre in voi, con voi…“
https://www.centroalbertomanzi.it/alberto-manzi-biografia-completa/
In “bottega” vedi anche “Io speriamo che me la cavo” con il computer
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.