2019-2021: il cemento-amianto a Loiano e…
… e il silenzio delle istituzioni
Al sindaco del Comune di Loiano, ai sindaci, alla Ausl, alla Prefettura di Bologna
di Vito Totire (*)
I fatti sono:
- 9 dicembre 2019 nostra prima segnalazione al Comune di Loiano, subito dopo ad altri enti
- marzo ’21: dopo varie (e inspiegabili) vicissitudini arriva una ordinanza sindacale per la bonifica
- Prima scadenza per la bonifica “saltata”, con proroga al 12 agosto 2021
- 19 agosto 2021 la bonifica non risulta effettuata (vedi foto)
La situazione è paradossale e insostenibile perché:
- Le proroghe sono possibili nelle vicende umane ma siamo a quasi trenta anni dalla legge 257/1992 – Norme per la cessazione d’uso dell’amianto – e che l’amianto sia cancerogeno è questione acquisita dal 1935
- Il sito è stato segnalato da noi ma non era censito: perché? Semplice: il Comune di Loiano ha semplicemente evitato di programmare un censimento; il tema ci pare di grande importanza in quanto è verosimile che quel sito meritasse un intervento di bonifica già decenni prima del nostro avvistamento; la questione è incresciosa anche per un motivo storico : Loiano ha avuto un sindaco (Arnaldo Naldi) che fu il secondo in Italia a vietare le sportine di plastica negli anni ottanta mentre solo oggi (quasi) tutti si dichiarano plastic free (ovviamente a parole…); in un certo senso il Comune di Loiano avrebbe anche una reputazione da difendere; anche un altro sindaco (Nescetti) fece una ordinanza restrittiva (sull’amianto) anche se di fatto ricordava e reiterava una norma di legge già in atto col decreto 277/1991, comunque un atto che era una forma di attenzione e di vigilanza
- Da decenni sosteniamo la necessità di censire e monitorare il cemento-amianto a partire da ordinanze sindacali che dispongano l’obbligo di autonotifica per il titolare dell’immobile
- Alcuni Comuni italiani hanno adottato questa procedura con buoni risultati; generalizzare le buone pratiche è così difficile? Domanda retorica in quanto sappiamo che la demotivazione è stata innescata della Regione E-R contro ogni evidenza di efficacia
- Tutti i sindaci della regione hanno ricevuto in passato (iniziativa di AEA e di Legambiente) un invito a seguire l’esempio del Comune di San Lazzaro; abbiamo successivamente reiterato queto invito in una vasta area della provincia di Parma in collaborazione con la ASSOCIAZIONE PER IL FUTURO DELLE NOSTRE VALLI (Borgotaro); quasi nessun sindaco ha risposto
- Premesso che il sito di via delle Croci, località I Balzi, deve comunqe essere bonificato d’urgenza il problema è che non possiamo impiegare quasi due anni (come è successo peraltro anche per il sito di via Napoleonica sempre a Loiano) per arrivare a una bonifica perchè con questo ritmo avremmo cemento-amianto sparso nel territorio ancora per secoli; vi sono numerosi altri siti individuati nel territorio per i quali abbiamo già avviato il pressing sui referenti istituzionali in materia di salute e sicurezza; si tratta ovviamente di problema nazionale e planetario ma in relazione a quello che vediamo direttamente occorre “stringere” rapidamente
- Ultima questione: non sappiamo se sia stato già presentato un piano di lavoro-bonifica all’Ausl, sta di fatto che le condizioni del sito oggi sono quelle che si evidenziano dalla foto allegata né riteniamo congruo chiedere periodicamente alla Ausl “se è stato presentato un piano”; sarebbe appropriato che un ente pubblico, ricevuta una segnalazione, informasse passo passo circa lo stato dell’arte i soggetti che hanno manifestato interesse sulla questione
- Chiediamo alla Prefettura, alla Ausl e alla città metropolitana di costituire un “tavolo” per il confronto sulle bonifiche, tema urgente e non ulteriormente rinviabile se vogliamo contribuire a tutelare la salute pubblica. La proposta è di un tavolo aperto in quanto le istituzioni “da sole” – come si è visto – non sono autosufficienti ; in particolare i sindaci rinunciano al loro ruolo di autorità sanitaria locale e la Ausl porta avanti una strategia “neutralista” , per essere eufemisti.
Loiano-Bologna, 19.8.2021
(*) Vito Totire è portavoce di AEA, l’associazione esposti amianto e rischi per la salute