22 agosto 2020: la Terra va in “rosso” ovvero…
… l’Overshoot Day
Il ritardo del «Giorno del Sovrasfruttamento» della Terra ci segnala l’opportunità di costruire un futuro in armonia con i limiti ecologici del nostro Pianeta. La recente pandemia di COVID-19 ha causato una contrazione dell’Impronta Ecologica dell’umanità, spingendo indietro di tre settimane rispetto all’anno precedente la data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra. La sfida della ripresa economica offre ai governi nazionali l’opportunità senza precedenti di creare il futuro che desideriamo.
OAKLAND, CA, USA (17 agosto)
Il 22 agosto, secondo quanto afferma Global Footprint Network, l’umanità avrà richiesto alla natura una quantità di risorse pari a quella che la Terra produce in un intero anno. Il blocco mondiale indotto dal Coronavirus ha causato una contrazione del 10% dell’Impronta Ecologica, ma purtroppo continuiamo ad usare le risorse ecologiche come se vivessimo su una Terra più grande di 1,6 volte. Poiché la salute pubblica e la ripresa economica sono diventate le preoccupazioni dominanti a livello globale, i responsabili delle decisioni sono chiamati ad intervenire su questa emergenza che non ha precedenti, per dare vita ad un futuro in cui tutti possano prosperare con le risorse del nostro unico pianeta (one-planet prosperity).«La sostenibilità richiede che sia l’equilibrio ecologico che il benessere delle persone siano garantiti a lungo termine, quindi l’improvvisa contrazione dell’Impronta ecologica di quest’anno non può essere confusa con un vero progresso» ha affermato Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network. «Quest’anno, più di prima, il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra evidenzia il bisogno di strategie che aumentino la resilienza di tutti».
Esistono molte soluzioni che possono essere adottate a livello di comunità o individualmente per avere un impatto significativo sul tipo di futuro in cui investiamo: come produciamo il cibo che mangiamo, come ci muoviamo, come ci procuriamo l’ energia, quanti figli decidiamo di avere e quanta terra proteggiamo per la fauna selvatica. Ridurre l’impronta di carbonio del 50% sposterebbe la data di 93 giorni. Poiché i sistemi alimentari attualmente utilizzano il 50% della biocapacità del nostro pianeta, ciò che mangiamo è importante. Particolare attenzione meritano le politiche che mentre migliorano la salute pubblica, mirano a ridurre l’intensità di carbonio degli alimenti e l’impatto della produzione alimentare sulla biodiversità come evidenziato dalla ricerca congiunta tra Global Footprint Network e il Barilla Center for Food and Nutrition. Ridurre della metà gli sprechi alimentari significherebbe spostare il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra di 13 giorni.
Poiché dobbiamo prepararci ad un mondo sempre più soggetto ai cambiamenti climatici e alla limitazione delle risorse, il sito overshootday.org propone i cambiamenti di stili di vita che le persone possono fare, mentre il calcolatore dell’impronta può aiutarle a misurare i progressi. Inoltre, le iniziative attive e in esecuzione da parte di aziende, governi, comunità e individui per promuovere efficacemente la sostenibilità sono enfatizzate nella mappa interattiva di crowdsourcing #MoveTheDate.
Riconoscendo l’importanza della Conferenza sul Clima COP26 prevista in Scozia, l’Agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente (SEPA), l’Università di Glasgow e il Global Footprint Network lanceranno il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra a Glasgow il 20 agosto. Basandosi sull’approccio normativo della SEPA della “prosperità in un pianeta unico”, l’evento in streaming dal vivo prevede l’intervento dei leader del settore pubblico e privato della Scozia e di tutto il mondo. Nel complesso, consentire all’umanità di prosperare sul nostro pianeta limitato sta diventando una strategia aziendale chiave. L’approccio della “prosperità basata su un pianeta unico” fornisce il contesto per il successo a lungo termine, con l’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite e l’impronta ecologica come indicatori: così sostiene l’e-book di cui sono autori la Schneider Electric e Global Footprint Network.
La resilienza delle aziende, ma anche dei paesi e delle città, dipende dalla corretta gestione delle risorse ecologiche. La biocapacità australiana è scesa a quasi la metà durante i massicci incendi boschivi del 2019, facendo sì che l’Australia debba fronteggiare, per la prima volta nella sua storia, un deficit di biocapacità. Al contrario, la Scozia, con la sua aggressiva strategia di decarbonizzazione e grazie a risorse di biocapacità piuttosto significative, si sta rendendo conto che sta per chiudere il suo annoso deficit di biocapacità. Il sovraconsumo globale è iniziato nei primi anni ’70. Ora, il debito ecologico cumulato risultante è pari alla produzione di 18 anni della Terra.
In altre parole, il pianeta utilizzando tutta la sua capacità rigenerativa, impiegherebbe 18 anni per ripianare i danni causati da un uso eccessivo delle risorse naturali, ammesso che quei danni siano completamente reversibili. L’esistenza di soluzioni fa pensare che sia possibile vivere entro la capacità del nostro unico pianeta. Se riuscissimo a #MoveTheDate di 5 giorni ogni anno, l’umanità potrebbe vivere entro la capacità del nostro pianeta prima del 2050.
Comunicati stampa in più lingue
Com’è stato calcolato il giorno del Sovrasfruttamento della Terra
Passi per #MoveTheDate del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra
#MoveTheDate Solutions MapSoluzioni
Dati sull’Impronta Ecologica per più di 200 paesi e regioni
E-book sulle strategie aziendali “Business strategies for one-planet prosperity” (in collaborazione con Schneider Electric)
Riguardo all’Impronta Ecologica
L’ Impronta Ecologica è l’indicatore più completo disponibile per la contabilità delle risorse biologiche. Somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive: cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e superfici per le infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dai combustibili fossili rappresentano il 60% dell’Impronta Ecologica dell’umanità.
Riguardo al Giorno del Sovrasfruttamento della Terra 2020
• Il ritardo della data del Sovrasfruttamento della Terra riflette la riduzione del 9,3% dell’Impronta ecologica dell’umanità dal 1 ° gennaio al giorno del Sovrasfruttamento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; ciò è una conseguenza diretta dei blocchi indotti dal coronavirus in tutto il mondo. I principali fattori alla base del cambiamento storico nella crescita a lungo termine dell’Impronta ecologica dell’umanità sono stati la diminuzione del taglio di legname e delle emissioni di CO2, che hanno portato alla riduzione dell’Impronta dei prodotti forestali (8%) e dell’impronta di carbonio (14,5%).
• L’umanità attualmente utilizza le risorse di 1,6 pianetiTerra. Dal Giorno del Sovrasfruttamento della Terra fino alla fine dell’anno, l’umanità accresce il proprio deficit ecologico nei confronti del pianeta, tale deficit è andato aumentando costantemente da quando il deficit ecologico è iniziato a partire dai primi anni ’70, secondo i calcoli del National Footprint & Biocapacity Accounts (NFA) che sono effettuati appoggiandosi sulla banca dati delle Nazioni Unite.
• Il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra viene calcolato basandosi sui National Footprint e Biocapacity Accounts, ora gestiti e aggiornati dall’Università di York di Toronto e amministrati dalla nuova Footprint Data Foundation, che ha sede in Canada.
Il Global Footprint Network
Il Global Footprint Network è una organizzazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici. Dal 2003, abbiamo lavorato con più di 50 paesi, 30 città e 70 partner globali per fornire informazioni scientifiche che hanno portato a decisioni politiche e di investimento di grande impatto. Insieme, stiamo creando un futuro in cui tutti noi possiamo prosperare entro i limiti del nostro pianeta. www.footprintnetwork.org
Contatti Media
Laetitia Mailhes (France)+1 (415) 794-2884 laetitia.mailhes@footprintnetwork.org
Amanda Diep (California, USA)+1 (510) 839-8879 x309 Amanda.Diep@footprintnetwork.org
Contatti per l’Italia
Alessandro Galli alessandro@footprintnetwork.org
Roberto Brambilla 338 88 03 715 r.brambilla@mclink.it
In “bottega” cfr Overshoot Day 22 agosto 2020: con un… (di Giorgio Riolo) ma anche Si chiama civiltà ma si scrive Overshoot Day e altri post negli anni precedenti: con tristezza ogni volta ci ritroviamo in pochissime persone a raccontare che la Terra va in rosso…
L’ultima immagine – scelta dalla “bottega” – è di Chief Joseph.