28 luglio-6 agosto: Rom e Sinti d’Europa mobilitati…
… contro razzismo e discriminazione: presìdi e manifestazioni davanti alle ambasciate italiane, ricordando il 2 agosto 1944
Il 28 luglio in Europa inizia una settimana di mobilitazione contro le politiche razziste in atto contro la comunità rom e sinta in Italia e non solo. In Europa, in questi ultimi tempi le nostre comunità vivono un rinnovato sentimento di preoccupazione e paura: in Ucraina, in Ungheria, in Slovacchia, in Romania movimenti razzisti e neonazisti attaccano le nostre comunità, bruciano le nostre abitazioni e, come in Ungheria e Ucraina, uccidono. In Italia un sentimento di odio e discriminazione a lungo coltivato si concretizza da parte del nuovo governo in minacce di censimento etnico, con sgomberi senza senso, mentre crescono gli episodi di violenza. Per rispondere a questa campagna d’odio e violenza e per richiamare i governi e la società europei a difendere i princìpi della convivenza pacifica e del riconoscimento delle minoranze le associazioni rom
e sinte, appartenenti al movimento romanì europeo, organizzano presìdi e manifestazioni davanti alle ambasciate d’Italia e d’Ucraina in diversi Paesi d’Europa con epicentro la data del 2 agosto in memoria degli ultimi 2.897, donne, uomini e bambini rom e sinti dello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau uccisi nella notte del 2 agosto 1944 e commemorare con loro più di mezzo milione di nostri fratelli e sorelle morti nei campi di sterminio d’Europa.
Il 28 luglio a Bucarest in Romania un corteo unirà le ambasciate d’Italia e di Ucraina; il 31 luglio in Cechia si terrà una manifestazione davanti all’ambasciata italiana, il 2 agosto si concentreranno le manifestazioni davanti all’ambasciata italiana di Bulgaria, Serbia e Slovacchia mentre in Italia, come già annunciato, Rom e Sinti saranno a Roma in piazza Montecitorio dalle 12 alle 17 dopo un presidio alle 12.30 davanti all’ambasciata ucraina. Infine il 6 agosto le manifestazioni si sposteranno davanti alle ambasciate italiane di Macedonia e Ungheria.
Questo movimento europeo afferma il rispetto dei diritti umani, il rifiuto del razzismo contro chiunque e la concezione di un’Europa solidale e accogliente come risposta alle crisi dentro e fuori il continente e la nostra determinazione ad agire contro questa onda nera che ci riporta indietro, non soltanto per proteggere noi e i nostri figli, ma in difesa di tutti i cittadini, in difesa della nostra civiltà e della nostra democrazia.
A Roma rinnoveremo la richiesta al governo di condividere la nostra determinazione di affrontare i problemi insieme e non contro di noi per lavorare per un vero cambiamento che faccia sì che le persone non sentano paura e rabbia, ma coraggio e speranza.
Per tutto questo, il 2 agosto invitiamo cittadini, artisti, intellettuali, forze politiche e sociali a portare un segno di solidarietà a una battaglia che non è solo nostra ma di tutti coloro che vogliono per Rom e Sinti e per tutti gli italiani una vita migliore.
Per info: 3397608728
Per adesioni: resistenzaromesinti@gmail.com
Dijana Pavlovic, Alleanza Romanì; Juan de Dios Ramirez-Heredia, Uniòn romanì; Santino Spinelli, Associazione nazionale Them Romanò onlus; Nazzareno Guarnieri, Fondazione Romanì; FederArteRom; Radames Gabrielli, Associazione Nevo Drom; Fabio Suffrè, Associazione Sucar Drom; Ernesto Grandini, Associazione Sinti italiani di Prato; Samir Alija, Associazione New Romalen; Demir Mustafà, Associazione Amalipe Romanò; Concetta Sarachella, Associazione Rom in Progress; Aldo Levak, Associazione Romanò Glaso; Daniela De Rentis, Accademia d’arte romanì; Gennaro Spinelli, Associazione Futurom; Saska Jovanovic, Associazione Romni onlus; Paolo Cagna Ninchi, Associazione Upre Roma; Giulia Di Rocco, Associazione Amici di Zefferino, Associazione Romani Kriss; Remzija Chuna, Associazione Rowni; Ion Dumitru, Associazione Rom e Romnia Europa; Arabela Staicu, Associazione Liberi, Vojslav Stojanovic, Associazione Romano Pala Tetehara; Igor Stojanovic, Centro documentazione Rom e Sinti; Marco Brazzoduro, Associazione Cittadinanza e Minoranze
LE VIGNETTE – scelte dalla “bottega” – SONO DI MAURO BIANI
Ottime iniziative; dovremmo cercare anche di potenziare la rete di sostegno all’empowerment; nel mese luglio si è laureata una ragazza rom;
non ha voluto che si facesse pubblicità; ovviamente abbiamo rispettato il suo volere ; fino ad una certa età questa ragazza ha passato la sua adolescenza neppure in un campo sosta stabile ma in un furgone !
Concluse molto bene le scuole medie superiori è andata all’Università e si è laureata;
sarebbe stato facile e scontato “pubblicizzare” il “caso” ma va benissimo così anche perché è giusto che la destra non sappia cosa fa la sinistra.
Alle manifestazioni indette aderiamo senza riserve.
Vito Totire, circolo “Chico” Mendes di Bologna
Mai prima d’ora ho visto in Italia un clima così ostile contro le minoranze più sfigate… Per fortuna c’e’ chi reagisce.
Mi pare un ottima iniziativa, sarò a Montecitorio il 2
Domenica 29 a Gallarate (provincia di Varese) alle ore 21, presso Il Melo, ci sarà un assemblea , promossa dall’arcipelago dell’associazionismo con Moni Ovadia ed altri esponenti del mondo della cultura, al fine di contrastare lo sgombero di un campo sinti, deciso dalla giunta a direzione leghista per il 3 Agosto.D’altronde, quello che è avvenuto a Roma è l’ennesima riprova di cosa
la feroce contesa dell’elettorato fluttuante ed altamente instabile produce sulla pelle delle persone in carne ed ossa. Come ha giustamente sostenuto Michele Emiliano giovedì sera a La 7 un comportamento decisamente da vigliacchi.
La serata di ieri sera è andata molto bene sia per la partecipazione, sia per gli interventi, a partire da quello di un esponente della comunità sinti, che ha piantato le due ” tende ” a Gallarate da ben duecento anni .Ha condotto il dibattito il compagno Carlo Benini dell’associazione Articolo 3 contro le discriminazioni, mentre sono pervenuti i contributi scritti del poeta Franco Buffoni, della scrittrice Elena Janeczec e della parlamentare europea Cécil Kyenge. Questa sera una delegazione dell’associazionismo, unitamente ai segretari provinciali di Cgil e Cisl, ha incontrato il prefetto della provincia di Varese, al fine di evitare lo sgombero ed eventualmente trovare un alternativa all’attuale campo, che era stato individuato come soluzione condivisa dall’amministrazione Mucci nel 2007.