30-31 gennaio 1968: l’ offensiva del Tet

di Fabrizio Melodia

Una delle più grandi vittorie – morali prima che militari – nella Storia di un “piccolo popolo” (quello del Vietnam) contro un Gigante (cioè gli Usa).

L’offensiva del Tet fu un grande attacco portato a compimento dall’ottima mente strategica del generale Vo Nguyen Giap (*) al comando di circa 70000 uomini, proprio in coincidenza del capodanno dell’anno lunare, segnato sul calendario orientale come Tet.

L’attacco comprese numerosi centri abitati su un vasto fronte, molti di notevole importanza strategica e presidiati dagli statunitensi e dell’esercito sudvietnamita.

I vietcong comunisti vinsero? Per il morale dell’esercito nordvietnamita, di sicuro, fu una grandiosa vittoria, a cui seguì anche l’attacco diversivo alla base dei marines stanziati a Khe Sanh, ai confini con il Laos.

Gli yankees furono colti di sopresa: con molta probabilità perché non pensavano che i nordvietnamiti avrebbero sferrato un attacco durante la festività del loro Capodanno; o forse per presunzione si sentivano intoccabili.

Molti centri finirono temporaneamente sotto le mani dei guerriglieri, compresa la capitale Saigon, sede del governo e dei comandi militari più importanti. Scioccante fu di certo l’attacco vietcong all’ambasciata degli Stati Uniti d’America, dove un manipolo di coraggiosi penetrò nell’edificio, portando grande scompiglio, prima di essere neutralizzati dai super armati Marines.

In particolare, è da ricordare il massacro dell’antica città di Hue, dove i guerriglieri vietcong occuparono la città, iniziando a rastrellare e giustiziare tutti i collaborazionisti.

Alla fine numeri tragici (e assai dubbi): gli americani dissero di aver ritrovato quasi 3000 morti nelle fosse comuni, di aver avuto 150 perdite nelle proprie file (più 400 soldati sudvietnamiti) ma di aver ucciso 5000 Vietcong.

Per i Vietcong fu una vittoria “di Pirro” dal punto di vista strettamente militare perchè l’impero Usa scatenò subito dopo tutto il suo superiore arsenale bellico, colpendo ovunque (e a casaccio). Ma dal punto di vista politico e strategico l’offensiva del Tet ebbe una fondamentale ripercussione sull’opinione pubblica degli Usa: la vittoria non era più tanto certa e tantomeno vicina. Giap aveva fiaccato il gigante americano, indebolendolo moralmente e agli occhi del mondo intero. Dopo poco, il generale William Westmoreland, il quale pubblicamente aveva affermato che gli USA avrebbero vinto facile, si vide costretto a richiedere altri 200.000 soldati, il che allargò il fronte interno (cioè gli oppositori alla guerra, con un altissimo numero di disertori).

Il presidente Lyndon Johnson fu costretto – con ormai la maggioranza dell’opinione pubblica contro “la sporca guerra” – a iniziare i negoziati di pace che però si rivelarono una farsa mentre gli Usa aumentavano i bombardamenti.

La guerra continuò fino al 30 aprile 1975 quando gli ultimi statunitensi scapparono dalla loro ambasciata di Saigon in mano ai Virtcong. Per una volta David aveva travolto Golia.

Per approfondire segnalo il saggio “Storia della guerra del Vietnam” di Stanley Karnow. 

(*) in bottega cfr Grazie di tutto compagno Giap di Sandro Portelli

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

2 commenti

  • giuseppe callegari

    È vero, per una volta Davide aveva travolto Golia. Speriamo possa succedere ancora, perché Golia è sempre più tracotante e continua a seminare morte e distruzione.

    • Fabrizio Melodia

      alle volte la tracotanza non perdona… ma onore e merito all’abilità strategica, al sacrificio e alla lotta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *