40 anni bastano?
Oggi in edicola “il manifesto” (che non ha conti in banca, santi protettori e simili) costa meno…
… Per festeggiare i suoi difficili 40 anni COSTA SOLO 50 centesimi.
Non solo ma offre “Gaia comune“, un supplemento (gratuito) per aprire la campagna referendaria che non vogliono farci fare i delinquenti capitanati da P2-1816 con le “opposizioni” (ah-ah) in permanente stato di demenza o peggio.
Qualcuna/o dice che “il manifesto” (con i suoi molti difetti ma anche con grandi pregi di libertà) stavolta non ce la farà: 40 anni e si chiude. Su codesto blog varie persone ne hanno scritto con diverse posizioni. Io ribadisco che pur se certi giorni lo “odio” (per la sciatteria e l’ideologismo o 53 altri difetti) resta uno dei due quotidiani “meno peggio” che abbiamo (l’altro è “Il fatto“) e dobbiamo difenderlo: ci serve. Ogni tanto “il manifesto” ci regala notizie o inchieste introvabili altrove, dibattiti utili o voci scomode: non possiamo farne a meno. Fa quasi schifo ma è di sicuro molto meglio del resto. Un nome a caso? “Repubblica” che, se si escludono un paio di persone, è veramente una roba raccapricciante… persino le rarissime volte che si schiera “dalla parte giusta” o prova a fare del giornalismo. Leggere ogni tanto “Repubblica” (a sbafo) mi fa tornare in mente una vecchia frase di Malcom X che, vado a memoria, suona così: “Se non stiamo attenti i mass media ci faranno odiare le persone che vengono oppresse e ci faranno amare quelle che ci opprimono”.
Insomma io oggi diffonderò le mie 20 copie del “manif“. E continuerò a comprarlo ogni giorno, spesso rallegrandomi e spesso digrignando i denti.
So che quacuna/o (a esempio Gianluca) mi toglierà il saluto ma … sopporterò anche questa.
Abrazos y rebeldia
db