50 Cent.
di Pabuda
adesso mi metto a scrivere
una poesiola
da cinquanta centesimi
e poi te la dico:
un lavoretto onesto e pulito.
ma t’avverto in anticipo:
per ‘sta tariffa minima
mica posso scervellarmi:
per l’equivalente di mille lire
non posso
andare a pescare
idee proprio nuovissime,
immagini molto suggestive
e impensate metafore
o rivelare chissà quale
mia segreta emozione:
al massimo, amico, posso
provare a recuperare
una vecchia e ricorrente
intenzione:
proprio questa:
scrivere di corsa una cosina
da cinquanta centesimi
e tornarmene in un lampo
a trafficare in cucina