Voi siete in una cella
l’incubo della realtà
di Francesco Masala
quando accendo il computer, con Windows 10 appare un’immagine che mi inquieta.
dopo che ho letto l’intervista di Richard Stallman, ho capito che ci stanno dicendo: “voi siete in una cella”.
è troppo tardi per imparare a usare Linux?
qualche idea su come iniziare?
dice Richard Stallman in una recente intervista:
Assistiamo a una mediatizzazione sempre più pervasiva delle nostre esistenze. Da un lato smartphone e computer hanno rotto il monopolio dei mezzi unidirezionali come la televisione, dall’altro sembrano diventati imprescindibili per le nostre esistenze.
«La democrazia e le libertà individuali sono a repentaglio ugualmente. Avere un cellulare oggi significa essere costantemente sotto la minaccia della tracciabilità. E non solo. Ogni dispositivo ha una backdoor universale comandabile da remoto che può trasformare in qualsiasi momento il nostro microfono in un registratore permanente. Anche se non stiamo parlando al telefono o ad apparecchio spento. È quello che ho chiamato “Stalin’s dream”, il sogno di Stalin. L’unica soluzione è usarli il meno possibile. Una democrazia che si rispetti sa tutelare i suoi cittadini, a partire dai suoi dissidenti».
Lei si è apertamente schierato contro i più grandi colossi dell’hi-tech come Apple e Microsoft. Che cosa imputa a queste compagnie?
«Innanzitutto impediscono l’accesso ai codici sorgenti dei loro programmi ostacolando qualsiasi cambiamento. Per me i prodotti Apple si dovrebbero chiamare tutti “iPrison”, in quanto minano alla base le libertà informatiche dal momento che accettano solo programmi sviluppati esclusivamente dalla compagnia. Ogni foto o video prodotto su un dispositivo Apple finisce immediatamente sui server della compagnia. Il livello di censura è allarmante: una applicazione di nome Metadata+ che svelava informazioni sugli attacchi nel mondo da parte dei droni statunitensi è stata bloccata per ben cinque volte. Lo stesso avviene su servizi che riguardano il diritto all’aborto o l’occupazione dei Territori palestinesi. La Microsoft ha inserito intenzionalmente su Windows dei bug e backdoor per modifiche unilaterali a distanza. Per non parlare del controllo che esercita: Windows 10 ha per esempio tredici schermate di opzioni sulla sorveglianza di difficilissima disattivazione. Ognuna di queste compagnie produce software intenzionati a captare informazioni ai propri utenti. Ricorrere ai software liberi è sempre più urgente».
(da qui)