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di Alberto Masala (*)
Bologna, 29 luglio 2012 S.Anna Arresi, 26 agosto 2012 Testo e voce: Alberto Masala; Voce Rap: StranoS ElementoS (RD, Okio, Zianu); Piatti: Dj Dras (Sandro Rocchigiani); Tromba: Riccardo Pittau.
Dj – Largo molto ampio
Un altro canto d’acqua. Un’altra eredità
sul nostro ininterrotto futuro di vergogna.
Dj – Beat lentissimo – Largo molto ampio
Entra tromba – largo sostenuto
10 luglio. C’è il dramma. Per un giorno
la pietà provvisoria che divampa
e la macchina accende la tristezza.
Distratta contrizione, moderati argomenti
opinioni pesate, indignate, civili…
in ogni fotogramma
li vedi riesumare i sentimenti.
Facce di circostanza con frasi necessarie.
Fantasmi burocratici di storie secondarie.
Il nostro mare è una fossa comune.
E la notizia scompare nella fossa
insieme a quelle ossa
inopportune.
Dj – Beat 4/4 – sostenuto a crescere
tromba – riff 4/4
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”.
Dj – Beat 4/4 – sostenuto
tromba impromptu
”Si sono spenti uno dopo l’altro”.
Ma uno si è salvato, per raccontare orrore,
per non dimenticare, per vivere il terrore
di vita insopportabile, che non si è consumata
fra i corpi dei compagni di sorte maledetta.
È solo questa la vita che lo aspetta.
Dj – Beat 4/4 – sostenuto
tromba – riff 4/4
Riff rappers – insieme
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto crescendo
Tromba in raddoppio di battute
Che speravano in noi.
E tu che cosa vuoi? Cosa ti affanna?
Che cosa ti tormenta l’esistenza?
Hai già abbastanza guai…
Non avrai la pensione? Il mutuo da pagare?
Non riesci a ribellarti? Non sai
a che santo votarti?
Qui si pensa allo spread, l’economia, la borsa
fai una vita di merda e arrivi a fine corsa
sotto il tuo cielo tossico per anni di sostanze
letali, micidiali
a finire i tuoi giorni nelle stanze
degli ospedali.
Dj – Beat 4/4 – sostenuto
tromba – riff 4/4
Riff rappers – insieme
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”.
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto fino a pausa
E forse neanche adesso riconnetti
le cause con gli effetti. (bis)
solo Tromba impromptu
E forse neanche adesso riconnetti
le cause con gli effetti.
Tromba a 4/4
Dj Beat 4/4 – Lento ossessivo pulsante ai bassi
Con la bocca grondante rivoli di parole
a ondate dibuonsenso che scorrono da sole
difendi il privilegio del padrone.
Non hai la soluzione, stai chiuso nella gabbia
E non alzi la testa, non riesci ad incendiare quella rabbia
che dalla terra emana.
E dunque scaturisca finalmente,
e che diventi umana.
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto
tromba – riff 4/4
Riff rappers – insieme
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto
tromba – Allegretto grazioso (Haendel)
Raccontano la fame che abbiamo provocato
le mitiche colonie che abbiamo conquistato
Libia, Somalia, Etiopia ed Eritrea
colonizzate, vinte per la gloria europea.
Altri emigrano per la disperazione,
il sogno di salvarsi dalla devastazione.
Affrontano il deserto, affronteranno il mare
scontando l’innocenza di sperare.
Con un relitto cieco, senza rotta
verso l’appuntamento con l’opposto
che già disprezza il costo di quella lotta.
Come l’onda che lascia solo spuma
il mito occidentale si frantuma
sull’orlo dell’Europa, nei centri d’accoglienza
dove hanno sistemato la coscienza
dentro quei lager di normalità
dove è illegale ogni dignità.
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto
tromba – riff 4/4
Riff rappers – insieme
“Stroncati dalla sete, morti disidratati”
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati.
Dj Beat 4/4 – Ossessivo sostenuto
Eccolo, questo mare indifferente
che bagna tutto senza distinzione
porta ancora dei corpi da tacere
per la nostra cristiana commozione,
ipocrisia
come un’epidemia
che si diffonde a nord, in ogni direzione.
Ma il vostro dio può stare nella sua negazione?
Dj Largo molto ampio a sfumare
Tromba Grave a Largo
Voce a parlato
Omero, se tu tornassi al canto
ci sarebbero ninfe sufficienti?
Avresti nuovi aedi
disposti a celebrare questi eroi?
Omero, canteresti questo mare
nutrito di corpi senza gloria?
Una nuova Odissea
di invisibili nomi che la Storia
ha stabilito di dimenticare?
Se ci sarà poesia
adatta per cantare queste vite
che non ne sia lamento.
Ma che ora sia il vento
a spingere quel viaggio
per scriverne le ombre
per tradurne il tormento
per cantarne il coraggio.
sfumando voce
tromba da Largo sostenuto a Degüello – crescendo ad libitum
Stroncati dalla sete, morti disidratati.
Cinquantaquattro negri, africani, immigrati,
profughi, clandestini, disperati…
(*) Il 21 marzo è la «Giornata mondiale della poesia» istituita dall’Unesco. L’idea era di farvi trovare oggi un blog molto particolare, cioè 24 poesie, una ogni ora. Dalla mia piccola lista amicale «my favorite things» (per l’occasione un po’ allargata) sono arrivate 28 poesie. Di ogni genere: alcune assai famose, altre inedite o scritte per quest’occasione. Così abbiamo deciso di allargare un pochino il giorno canonico. Si è perciò partiti alle 20 di ieri per terminare alle 23 di oggi. Buona lettura (db)
un canto come vento sgorga .. la rabbia & il desiderio di giustizia & di felicità .. fa saltare la poesia/performance di Masala .. la strada innerva ed esalta la scrittura .. la parola vive fuori dagli aridi cenacoli letterari ..