6 agosto 1945: l’orrendo crimine contro l’umanità
Un appello di Vito Totire, Andrea Bianconi, Claudio Orsi e Patrizia Beneventi
e il link alla dichiarazione di oggi del sindaco di Hiroshima.
Ogni 6 e 9 agosto – dal 1990 – una rete di pacifisti/disarmisti italiani pratica un digiuno alla memoria e lo conferma per il 2018.
La guerra è un crimine.
Rimuovere la memoria e dimenticare è un crimine non meno grave.
Una stima approssimativa attribuisce 140.000 morti al bombardamento del 6 agosto 1945 a Hiroshima e 75.000 al bombardamento del 9 agosto a Nagasaki. Si tratta di stime approssimate per difetto che danno la dimensione della enormità dei danni sul piano umano, materiale e psicologico; “a guerra ormai finita” (secondo gli storici non ideologizzati e politicizzati) quella strage aveva altri fini che non la resa del nemico ormai prossima.
Si fa fatica, in questo centenario della prima guerra mondiale, a far emergere la possibile o addirittura facile evitabilità anche della strage della “grande guerra”, su questo torneremo.
Ma è necessario scrollarsi di dosso quel misto di torpore e rassegnazione che ha sostanzialmente azzerato il movimento pacifista/disarmista nel mondo, ormai ridotto a spettatore inerme delle stragi e delle deportazioni di massa dalla Siria allo Yemen, all’Africa, all’Estremo Oriente.
Nuclei di encomiabile resistenza sopravvivono (Msf, Emergency, le tante ONG iniquamente osteggiate e a volte vilipese da certe istituzioni) ma siamo consapevoli del fatto che il movimento che si oppone alla guerra oggi è solo in grado di lenire qualche ferita e non è nelle condizioni di fare prevenzione. La stessa recente manifestazione a Roma contro la produzione di armi in Sardegna è la conferma che la resistenza esiste…
Riflettiamo tutti – almeno da oggi al 9 agosto – su cosa e come possiamo agire per la giustizia sociale che è la premessa per la pace nel mondo e tra i popoli.
Aderiamo, a Bologna, alla manifestazione delle lanterne per Hiroshima che si terrà al giardino del Cavaticcio, un segnale importante contro la rimozione e contro l’assuefazione alle guerre.
Auspichiamo adesioni, messaggi, osservazioni e critiche che ognuno può inviare, per una prima tappa, entro il 9 agosto, anniversario del bombardamento di Nagasaki.
Pace per tutti noi.
Pace tra i popoli.
Tacciano le armi , urlino i cuori.
Vito Totire (circolo “Chico” Mendes), Andrea Bianconi (Centro Francesco.Lorusso), Claudio Orsi e Patrizia Beneventi (Lega animalista Copparo)
Bologna, 6.8.2018
Qui la traduzione (di “Senzatomica”) della dichiarazione di oggi del sindaco di Hiroshima:
LE VIGNETTE – scelte dalla “bottega” – sono di Vincenzo Apicella.
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega
PER NON DIMENTICARE HIROSHIMA (1945-2018)
Le donne di WILPF Italia (Womens International League for Pace and Freedom) ringraziano gli
organizzatori di questo importante iniziativa, divenuta una consuetudine nella città di ROMA,
alla quale come ogni anno partecipa la nostra associazione.
Auspichiamo che essa possa accelerare i tempi della ratifica anche da parte dell’Italia del Trattato
ONU per la messa al bando delle armi nucleari.
Auspichiamo una sempre maggiore coesione tra i movimenti antinucleari e dunque la loro forza
di pressione sui governi detentori di armi nucleari e i loro alleati.
Occorre uscire dalla logica della deterrenza e intraprendere un cammino comune rivolto a contrastare
l’intreccio tra minaccia nucleare, minaccia climatica e ingiustizia sociale.
Esprimiamo la nostra vicinanza alle indicibili sofferenze degli Hibakusha e l’apprezzamento
per l’indomito coraggio a renderne testimonianza imperitura.
IL CORAGGIO DELLE DONNE DI OPPORSI ALLA GUERRA E ALLA VIOLENZA SAPRA’ CONFIGURARE
NUOVI ORIZZONTI PER L’UMANITA’
Le donne di WILPF Italia