8 marzo: nelle strade latino-americane un…
… irrompere incontenibile. E occhio alla piccola riccioluta duende Algodoncita
di Maria Teresa Messidoro (*)
“Che tutto esploda”: parole, immagini, visi, pensieri con 24 foto.
Pat pat, puf puf.
La piccola riccioluta duende Algodoncita già il 7 marzo ha pensato di percorrere le strade latinoamericane, perché ha intuito che le donne non si muovono soltanto l’8M.
Aveva ragione.
7 Marzo a San Salvador:
“Marciamo per le nostre vite, corpi e territori” è stato lo slogan di donne sindacaliste, giornaliste, lesbofemministe, studentesse, insegnanti, operaie, contadine, artiste, donne diversamente abili, defensoras dei diritti umani, afrodiscendenti, indigene, diversità di donne e identità plurali, che hanno marciato dal Parco Cuscatlán fino alla Piazza Civica della capitale salvadoregna.
Il “Proyecto Raquel” nasce per ricordare Rauqel, scomparsa in El Salvador il 27 novembre 2019, e tutte le donne desaparecidas in El Salvador (1)
Manuela era stata condannata a trent’anni di prigione dopo aver sofferto una emergenza ostetrica. Morirà in carcere a causa di un cancro non curato adeguatamente. Ora le organizzazioni dei diritti umani salvadoregne hanno presentato alla Comisión Interamericana de Derechos Humanos un esposto contro lo stato salvadoregno per comportamento inumano e degradante.
La polizia non si smentisce mai, commenta Algodoncita.
Ma è super contenta dello spezzone di corteo della Red obreras campesinas feministas
Ed ora via.
Pat pat, uff uff, quanto sole!
Ma ne vale la pena.
7 marzo a Ciudad de Mexico.
Il muro che ormai circonda il Palacio Nacional si è riempito dei nomi delle donne vittime di femminicidi e sparizioni in Messico. I collettivi femministi si sono convocati oggi per preparare la giornata di domani.
“Antimonumenta Vivas Nos Queremos” è lo slogan che quella mattina ha invaso la rete virtuale messicana.
La lista con i nomi delle vittime e la mappatura dei femminicidi in Messico nasce dal gran lavoro della geografa María Salguero, ma tutte le organizzazioni e collettivi femministi hanno completato il lavoro. Proprio il 25 novembre 2020, nel giorno internazionale contro la violenza di genere, María Salguero è stata nominata responsabile dell’Unità di Analisi dei Casi di violenza nello stato messicano di Sorora. (2)
Anche in altri luoghi della città sono apparsi i murales.
Algodoncita non può contribuire direttamente, ma può ripensare alla poesia scritta da Mirtha Luz Pérez Rabledo, madre della attivista e antropologa Nadia Vera, assassinata il 31 luglio 2015 in un pluri omicidio della Colonia Narvarte, Città del Messico. (3)
Che tutto esploda
(a Nadia Vera)
Arde il paese nel fuoco della poesia
Incendiare con poesie le porte
e gli uffici dove si mantiene il linguaggio di parole corrotte
Incendiare di parole (con significato) le strade di questo paese delle ombre
E nominarti
e nominare tutte le persone scomparse
Pronunciare i loro nomi
gridare i loro nomi
Violentare i monumenti con parole poetiche
Si abbattano allora gli eroi ufficiali
ad ogni angolo si incendi una pira di versi
Affinché tu possa passare
e passino tutte le bambine e le donne
senza paura
In ciascuna strada una pira di versi si mantenga accesa
perché passino le tue sorelle e le mie e le nostre
esplodano i versi e questo paese potrà essere un altro
Pat pat, già siamo all’8 marzo, Algodoncita ritorna in Centro America, ma questa volta in Nicaragua.
Qui l’atmosfera è molto tesa: migliaia di donne sono scese in piazza a Managua, Tipitapa, Somoto e Estelí, trovandosi di fronte corpi di polizia ostili e aggressivi, in linea con l’ultimo intervento televisivo del presidente Ortega, che da un lato rassicura sul rispetto della libertà di espressione nel paese, dall’altra lancia messaggi diffamatori nei confronti di organizzazioni della società civile, accusate di lavaggio di denaro per finanziare attività terroristiche e destabilizzatrici. Ancora una volta, le organizzazioni femministe sono in questa lista, perché considerate troppo pericolose per la coppia presidenziale. L’Iniciativa Mesoamericana Defensoras ha riscontrato almeno una ventina di aggressioni nei confronti di attiviste, proprio l’8 marzo. (4)
Puf puf, ora in America del Sud, in Uruguay.
E in Argentina, dove ha tremato la terra, per la moltitudine di donne scese in piazza: “Se le nostre vite non valgono niente, allora producete e riproducete senza di noi” è lo slogan principale del documento diffuso a livello nazionale in questa giornata di lotta e di festa.
Puf, ripuf, Algondicta ha i piedi stanchi, e si siede. Si siede e incomincia a leggere la poesia che Ilka Colorado, una guatemalteca, emigrata clandestinamente ed ora residente negli Stati Uniti, ha voluto dedicare prima di tutto alle donne migranti. Eccone alcuni versi:
Noi, quelle che ce ne andammo
quelle che attraversammo
più di una linea immaginaria
quelle che saltammo più di un ostacolo
quelle che ci arrampicammo su muraglie di invisibilità
Noi, quelle dell’eterno esodo
inventando tragitti e assaltando chimere
le indifese della frontiera
le percosse della migrazioni
Noi quelle che ci estinguemmo
tra la polvere del deserto e l’acqua del fiume
quelle che agonizzammo nei vagoni di un treno
quelle lanciate sulle rotaie rosse -di sangue- della ferrovia (5)
Ronf ronf, Algodoncita è molto stanca per questo peregrinare, ma contenta, per aver condiviso con altre donne mille sogni, parole, immagini e storie. (6)
- La storia di Raquel e il progetto che esiste da alcuni anni in El Salvador relativo al tema delle donne scomparse è qui desaparecidas.info
- Sul lavoro di Maria Salguero vedere “Yo te nombro: el mapa de los feminicidios en Mexico”, http://mapafeminicidios.blogspot.com/p/inicio.html?m=1 e https://cartografiafemicidioscr.com/
- Sulla storia di Nadia Vera leggere – in italiano – www.riccardomichelucci.it/tag/nadia-vera-perez/ e qui la poesia https://desinformemonos.org/que-todo-estalle-poema-de-mirtha-perez-para-su-hija-nadia-vera/
- https://im-defensoras.org/2021/03/alerta-defensoras-nicaragua-defensoras-y-colectivos-feministas-enfrentan-al-menos-16-agresiones-en-el-marco-del-8-de-marzo/
- La poesia di Ilka Colorado si trova in spagnolo qui, ed è stata tradotta da Elisa Frediani https://m.facebook.com/100000306754100/posts/3716092911744231/
- Le foto 1-9 sono gentile concessione della Revista La Brujula, https://revistalabrujula.com/2021/03/08/8m-somos-las-feministas-haciendo-revolucion/ le foto 10-12 è di attiviste Associazione Lisangà presenti il 7 marzo a San Salvador, le foto 11-18 sono tratte dall’articolo Un memorial colectivo en el cerco del Palacio Nacional, https://desinformemonos.org/un-memorial-colectivo-en-el-cerco-de-palacio-nacional/ la foto 19 è tratta da https://im-defensoras.org/2021/03/alerta-defensoras-nicaragua-defensoras-y-colectivos-feministas-enfrentan-al-menos-16-agresiones-en-el-marco-del-8-de-marzo/, le foto 20 e 21 sono una gentile concessione di Pola Ferrari, le foto 22 – 24 sono tratte da https://www.resumenlatinoamericano.org/2021/03/10/argentina-8m-en-mendoza-temblo-la-tierra/ e la foto di copertina è tratta dal sito Pictoline https://www.pictoline.com/timeline/2021/03/05/15hrs23min02sec
(*) vicepresidente Associazione Lisangà culture in movimento, www.lisanga.org