Un divano a Tunisi (Arab blues) – Manele Labidi
(vista da Francesco Masala)
protagonista della commedia agrodolce, come tante commedie italiane a cui si è ispirata la regista, è la straordinaria Golshifteh Farahani (interprete in Niwemang, About Elly e Paterson, fra gli altri film), attrice iraniana esiliata, per fare film sgraditi agli ayatollah e ai dittatori di quello sfortunato paese.
si prendono in giro i tunisini, senza cattiveria, scavando, come fa la psicanalista, nei loro cervelli e nella loro anima.
il film non è un capolavoro, ma è un soffio di aria fresca, anche in Tunisia, se e quando lo proietteranno, ridere, sopratutto di se stessi, è una cosa impagabile, buon segno.
per i poveri incassi dei cinema è un piccolo miracolo, vanno in pochi in sala di questi tempi, ma un po’ vanno a vedere questo film (ed escono contenti).
cercatelo e godetene tutti.
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