Dossier FS 29

Ed ora un po’ di buone immagini per rifarsi gli occhi. Nonché rendersi conto che la grande stagione della fantascienza non è finita. Finita è solo la autonoma spinta letteraria: la fantascienza, a un certo livello, è ormai integrata nella restante letteratura. Grandi passi in avanti sono stati fatti da ambedue le parti (anche se tanti intellettuali non lo sanno e non lo vogliono sapere).

Ormai è norma (non più eccezione) che a un autore possa capitare di scrivere un racconto “eretico” o inserisca modi propri alla fantascienza nei suoi testi. Resta però l’ansia di trascendente, del mistero, di conoscere il futuro e più ancora di inventarlo. Resta nelle illustrazioni, sempre più estreme, sempre più oltre.
Chissà che in ragione di questa sopravvivenza, riattivandosi le dinamiche politiche e perciò stesso la tensione utopica, non si assista a un rinascita della grande fantascienza?
Mauro Antonio Miglieruolo

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Non piacerebbe a chiunque sorvolare a volo radente questo singolare paesaggio che amo immaginare proprio al centro della galassia?
A me sì, piacerebbe…

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Favola e fantascienza confusi in unico movimento dell’immaginazione…

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Paesaggio alieno o solo suggestione di oggetti ben combinati insieme?

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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