Un poligono “pediatrico” a Loiano?
Vito Totire (*) risponde «No grazie, neanche “geriatrico”. E’ ora di pensare al futuro e che la Valsicura lo sia di nome e di fatto …».
Con l’immagine di una signora sorridente che impugna una pistola viene patrocinata dalla Pro Loco di Loiano una manifestazione del tipo “open day” di un poligono di tiro aperto ai minori (non meno però di 10 anni). Iniziativa di sapore trumpiano ma che va oltre visto che qualcuno ha definito il poligono una eccellenza per il territorio di Loiano. Punti di vista. Che poi il poligono “pediatrico” sia localizzato in un sito che si chiama Valsicura rende la vicenda paradossale anche simbolicamente. Sparare, secondo la Pro Loco, è «affascinante». Ovviamente la stessa attività può essere affascinante per alcuni e abominevole per altri.
Il nostro obiettivo è “bandire” questo tipo di attività, compresa la produzione e la vendita di armi (nelle modalità troppo permissive attualmente consentite in Italia). Visto che il ceto politico attuale pare consentire al “poligono pediatrico” facciamo queste proposte:
– l’iniziativa open day del 4 luglio 2021 venga monitorata da Arpa e Ausl (rifiuti, rumore e qualità dell’aria in relazione a tutti gli inquinanti effettivamente emessi e non solo quelli controllati a oggi); non si dica che Arpa ha “già autorizzato”: il problema è sempre la quantità, ampiezza e frequenza dei controlli; a nostro avviso una particolare attenzione deve essere riservata anche alla eventuale aerodispersione di nitrati;
- essendo al momento l’attività “consentita” (ma tante merci o attività, nella storia, prima erano accettate e poi sono state messe al bando) si deve almeno garantire, per i non interessati al poligono pediatrico, inquinamento zero; vale a dire: chi vuole sparare, in attesa della mitica “transizione ecologica” che per essere vera deve eliminare le attività “inutili” (in questo caso è peggio che inutile) cosa deve fare? a) insonorizzare il sito quindi “chiuderlo” con strutture fonoassorbenti, amovibili, per evitare obbrobri edilizi; b) garantire il circuito chiuso per gli inquinanti emessi e ricambio d’aria previa efficace filtrazione di quella in uscita; c) garantire, in questo ambito, una attività carbon (e non solo) neutral; d) i bambini vengano protetti non solo dall’impatto acustico ma anche dall’inquinamento dell’aria con appositi dispostivi pediatrici
- per i minorenni: quelli accompagnati dai genitori saranno davvero consenzienti? o coinvolti da un modello pedagogico che ricorderanno con rammarico da adulti? che aria respirerebbero? Senza tacere dell’aspetto etico e pedagogico della questione …
- – infine una proposta di “mediazione”; sostituire le pistole con palline: è sempre una prova di abilità sportiva e non inquina…
Prendiamo atto della storia di questo poligono. Esiste dall’800 ? Motivo in più per chiuderlo e guardare al futuro.
Chiediamo a prefetto, sindaco e Arpa di attivarsi almeno per “MONITORARE” .
(*) Vito Totire è portavoce della «Rete nazionale per l’ecologia sociale»
In “bottega” vedi Tiro a segno di Loiano: rumori, irregolarità e …