L’ingiusta transizione. Come Snam sta svendendo il nostro futuro
di Ecor.Network
Il 7 ottobre scorso, presso il Centro Culturale Rina Durante di Melendugno (LE), si è tenuta la presentazione dell’ultimo lavoro di ReCommon “L’ingiusta transizione. Come Snam sta svendendo il nostro futuro“, di cui proponiamo gli interventi in video di Elena Gerebizza, Filippo Taglieri (RE:Common) e Alessandro Manuelli (Commissione tecnica del Comune di Melendugno).
La scelta del luogo dell’evento non è stata casuale.
Proprio i territori di Melendugno e limitrofi, infatti, hanno potuto sperimentare direttamente quanto vi sia di falso nelle narrazioni “sostenibili” o addirittura ambientaliste, diffuse dalle multinazionali del gas ai fini di greenwashing .
Hanno subito – e continueranno purtroppo a subire – l’ impatto ambientale e sociale causato dal Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto che andrà a collegarsi alla Rete Adriatica Snam e della cui società la Snam è azionista di peso.
Durante l’incontro è stato possibile approfondire aspetti poco visibili ai più, quali l’aggressività delle lobby del gas, la loro penetrazione in vari ambiti decisionali pubblici e la loro capacità di dirottare gli investimenti della cd finanza “sostenibile” su progetti infrastrutturali climalteranti.
Si è parlato di narrazioni false, finalizzate a sdoganare il gas come “combustibile di transizione”, nonostante che il suo impatto sul clima, nell’arco temporale di 10 anni, sia 100 volte quello della CO2. Narrazioni false come la menzogna del “net zero”, che permette di continuare a inquinare in cambio di compensazioni piuttosto dubbie, e operazioni di greenwashing come Arbolia, società benefit creata da Snam per piantare alberi e, probabilmente, per aggiustare i bilanci di carbonio delle grandi aziende italiche dei combustibili fossili.
Elena Gerebizza e Filippo Taglieri hanno fatto il punto sulla proliferazione dei gasdotti in Puglia (EASTMED/Poseidon e Rete Snam) e dei terminal di rigassificazione in Sardegna.
Hanno affrontato la relazione fra gli interessi legati al gas e le violazione dei diritti umani, e il tema del ruolo degli Stati, che si dimostrano forti con i deboli e deboli con i forti.
Infine Alessandro Manuelli ci ha illustrato la catastrofe che è in corso e quella che verrà.
Ha descritto la misura del danno già inferto alle condizioni del pianeta, reversibile solo nell’arco di centinaia, o a volte migliaia di anni. Quattro milioni di anni, se volessimo ripristinare i livelli di CO2 in atmosfera precedenti alla rivoluzione industriale.
Manuelli ha indicato la prospettiva di migrazioni epocali e di un possibile conflitto nucleare che non è affatto sparito dall’agenda politica.
In pratica, ha indicato il nostro futuro, se non vi sarà una rottura dell’attuale modello finanziario e sociale.
Rimandiamo per l’approfondimento di questi temi alla viva voce di relatori e relatrici.
L’incontro di Melendugno è stato organizzato dal Movimento No TAP, dal Comitato No TAP, dall’Associazione Bianca Guidetti Serra, dal Comitato Terra e Libertà, dallo Spazio Sociale ZEI, e moderato da Anna e Bruno.
Riprese e montaggio di Bartolomeo Paradiso.
L’ingiusta transizione. Come Snam sta svendendo il nostro futuro
Re:Common, marzo 2021, pp. 24