Bataille: ricordando e divagando
Attraversare liberi pensieri con Lella Di Marco
MONDI DIVERSI SI INCONTRANO DOVE? ORMAI OVUNQUE, MAGARI ANCHE AL BAR SOTTO CASA…
da Natascia (imprenditrice) a Georges Bataille: COLLEGAMENTO LIBERO E LIBERI PENSIERI
… Così è successo anche a me la settimana scorsa. Ero al bar di un circolo Arci a Bologna, vicino casa mia. Gustavo il mio terzo caffè mattutino e guardavo estasiata una stupenda signora, generosa nelle forme in bikini che, senza alcuna timidezza o imbarazzo, portava in giro il suo corpo. Assolutamente volevo conoscerla e parlare con lei, avendo comunque intuito che provenisse da qualche Paese dell’Est asiatico.
Natascia – è il suo vero nome – è in Italia da un decennio come imprenditrice, adesso con l’azienda in crisi bisognerà che consideri altre possibilità di lavoro.. con la voglia di rimanere qui.
Abbiamo parlato a lungo toccando tanti problemi di attualità politica. Prudente e serena nei suoi ragionamenti ho ascoltato da lei una riflessione mai sentita prima. Lei di fatto non difendeva alcun regime o sistema politico ma con molta forza emotiva e intellettuale attaccava il metodo (sempre in vigore in ogni Paese) che a ogni cambio di situazione bisogna far fuori tutto quello che c’era prima, Distruggere e annientare ogni elemento culturale prezioso che ha fatto la grandezza di quel Paese, insomma eliminare vite umane ma anche ogni cultura del periodo precedente
Il suo ragionamento è estremamente critico su Lenin e il suo progetto rivoluzionario sia come teoria che come azioni. Natascia sosteneva che mentre Lenin lavorava per realizzare il suo piano trasformando il Paese in senso comunista, molte persone nel frattempo morivano di fame, stenti e altre calamità senza sapere nulla di quello che si stava preparando lì, anche sulla loro pelle. Una volta realizzata la rivoluzione sovietica, intellettuali e artisti del periodo zarista sono stati eliminati senza alcuna pietà.
Come darle torto? è il solito metodo del vincitore. I greci hanno bruciato e noi nella post modernità continueremo a distruggere l’umanità realizzando LA BARBARIE DAL VOLTO UMANO ?
Sto pensando a come tutto sia connesso in una logica di dominio: escludente, totalizzante, di non comprensione dell’alterità, di non riconoscimento dei problemi dell’altro.
Dove sono finiti gli “intellettuali” e i sapienti, i (veri) migliori, il bisogno di capire e conoscere con la scienza legata alla politica della ricerca e realizzazione del buono e del bello come utile per la POLIS ? Dove sono la coscienza e il bisogno di integrità morale e spirituale fuori da ogni condizionamento per il bene comune?
Del resto come fidarsi anche degli intellettuali e della loro estraneità al potere politico?
Omero con Iliade e Odissea ha scritto i primi teleromanzi. Virgilio invece fu il primo intellettuale di Regime.Voleva assolutamente essere accettato, con tutti gli onori, dentro il circolo di Mecenate, e con l’Eneide ha tentato di dimostrare che la grandezza di Roma con la gens Iulia si ergeva sullo splendore dell’ellenismo. Senza nulla togliere alla grandezza del poema virgiliano… nonostante sviste e periodi scritti in modo affrettato, a causa delle condizioni di salute del poeta che sentendo prossima la fine aveva manifestato l’intenzione di non pubblicare più l’opera, anzi aveva pregato i suoi amici di bruciare il testo ma trasgredirono per fortuna. E fu saggia scelta.
CHE LA VIA DELLA SALVEZZA SIA NELLA TRASGRESSIONE ? Tutto è possibile ma è vero anche il suo contrario.
Così mi entra in testa GEORGES BATAILLE – ed è una scordata per la “bottega” visto che morì 60 anni fa, il 9 luglio 1962 – e il volerlo collegare alla giovane e fiorente Natascia è una scelta emotiva che dipende soltanto dalla mia formazione culturale e dalle emozioni che gli avvenimenti mi suscitano. Dalla consapevolezza della infelicità diffusa, del malessere imperante, della cultura del terrore, del terrore continuo dei morti e della morte. Con la paura dei nostri corpi, fuggendo dai nostri sentimenti. Spiati, controllati e controllabili in ogni momento.
Noi siamo tutte e tutti in trappola e così fu per Bataille (1897-1962): vita complessa e drammatica, fra mille contraddizioni e su posizioni spesso al limite. Scrittore, antropologo, filosofo e attore di spicco nei movimenti culturali di rivolta fra secondo 800 e prima metà del Novecento, mettendo a frutto i suoi molteplici interessi per arte, sociologia, etnografia, antropologia in un’ininterrotta riflessione su violenza, erotismo, religione. Autore intrigante che può anche disgustare. Di se stesso arriva a dire: «Io non sono un filosofo ma un santo, forse un pazzo» (la citazione è riportata nell’introduzione di Jacques Réda al romanzo di Bataille «L’azzurro del cielo». E Jacques Réda aggiunge: «strana rivendicazione, che colloca tra la santità e la follia il cammino dello spirito, e definisce in un parossismo di orgoglio e di umiltà la probabilità di una difficile saggezza; ma i suoi lettori sanno con quale esattezza si inscriva nel movimento tumultuoso della sua opera. Oggi che quest’opera è chiusa, ci trasmette un tumulto su cui la morte stessa pare che non abbia alcun potere».
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega.