Fantascienza per immagini: l’occhio infinito – 8

ASTRONAVI 04

di Mauro Antonio Miglieruolo

Avventure nello spaziotempo. Esplorazioni. Meraviglie della Fantasia. Speranze.
Cosa altro raccontava la Fantascienza delle origini, oltre a un sogno irreale ed errato di potenza, se non questa ansia di allargare la vita, allargare gli orizzonti, andare oltre il proprio tempo?
L’astronave è la nuova cavalcatura con la quale esplorare gli spazi sterminati delle speranze. Con la quale esaudire la nostra ansia di futuro.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

2 commenti

  • Immagini potenti, suggestive, navi spaziali gotico-dinamiche e aereobarocche, sembrano poterti portare ovunque, ma quanta fragilità dietro a quella tecnologia : se ci fosse un guasto o finisse l’ossigeno o il propellente, nello spazio non ci sono stazioni di servizio , non puoi fare l’autostop e chiedere soccorso spesso è disperata utopia. Lambire buchi neri , sfiorare megaeruzioni vulcaniche o sciami di meteore. Che paura. E’ come camminare su un cornicione al decimo piano.
    Grazie per queste visioni di fine anno.

    • Grazie. Non solo per il commento (spero non rimanga solo), ma di averlo completato e in un certo senso realizzato, incamminandoti sulla strada che il post presumeva poter tracciare per i lettori. Quella di aprire il rubinetto della fantasia, di attivare il sogno a occhi aperti e di ritrovare piacere nel gioco, nella speculazione, nell’andare oltre i ristretti orizzonti della quotidianità.

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