Fantascienza per immagini: l’occhio infinito – 42 —

Alberi 4

Amici nostri. Questi alieni, praticamente immortali. che a volte sembrano, o possono essere fatti apparire, contigui alla Fantascienza.
Sicuramente benevoli e generosi. Parte della vita, contribuiscono a mantenere la nostra vita.
Belli, strani e silenziosi. Salvo non sia il vento a farli parlare. Allora si scuotono e lanciano segnali d’allarme. Contro le intemperie nulla possono. Anche loro ne sono vittimi. Pertanto avvisano, con un agitarsi di rami e foglie. Avvisano: è tempo di cercare riparo.
Gli alberi, gli unici padroni effettivamente al servizio di tutti, svolgendo il proprio.

di Mauro Antonio Miglieruolo

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Non a caso le forze sociali egemonizzate dal padronato (rappresentate dalla destra e timidamente (se ne vergognano) dalla “sinistra”) ne fanno strame.

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Papaya con frutti di dimensione simile a quelli della pianta che avevo in Messico

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Non sembrano proprio un gruppo di timidi invasori stretti a difesa, trionfando nella loro unità trovata. O ritrovata.

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Altro Invasore che si è fatto padrone della casa dell’uomo…

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Basso e prepotente, grandisoso… ha cercato e ottenuto ospitalità tra noi. Da noi.

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Dappertutto e in qualsiasi condizioni. Forti, indomabili, pazienti… Hanno viaggiato per milioni di anni luce e attraversato le intemperie di milioni di eoni per imparare a diventarlo.

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Miglieruolo

Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.