Meloni, benzina e vaso di Pandora
di Umberto Franchi
Penso che molti di coloro che mi leggono, avranno visto in TV la scena della Meloni che in campagna elettorale (già nel 2019), si faceva filmare ad un distributore mettendo 50 euro di benzina e sostenere che 35 di esse andavano via per le accise e solo 15 per il costo benzina , dicendo che ciò era una vergogna da risanare e che una volta che lei sarebbe andata al governo avrebbe tolto tutte le accise.
In effetti è una vergogna… e tutti i governi di centro/centrodestra/destra/centrosinistra , hanno considerato gli italiani come un bancomat a cui ricorrere facendogli pagare oltre alle varie tasse, anche le accise che riguardano ben 18 imposte sulla benzina effettuate dal 1956 ad oggi, per svariati motivi, tra cui quelli di ricostruzioni mai avvenute e comunque sempre mantenute anche se i motivi per cui erano nate sono stati risolti da tempo.
Esse sono: il finanziamento ed il supporto alla crisi di Suez del 1956; la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963; la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966; la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968; la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1978; la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del1980; il finanziamento della missione ONU in Libano del 1996; il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004; l’acquisto di autobus ecologici del 2005; la ricostruzione dopo il terremoto dell’Aquila del 2009; il finanziamento alla cultura del 2011; il finanziamento alla crisi migratoria libica sempre del 2011; la ricostruzione dopo l’alluvione in Toscana e Liguria sempre del 2011; il finanziamento del “Bonus gestori” del 2014; il finanziamento del “decreto fare” del 2014.
Quindi molti di coloro che hanno votato per la destra speravano che la Signora Meloni tenesse fede agli impegni presi… ma essa una volta eletta Ministra del Consiglio dei Ministri, non solo non ha tolto le accise accumulate negli anni , ma ha ripristinato (non prorogato) anche quelle che aveva tolto il governo di Draghi.
Ora la Meloni manda in onda la sceneggiata dei controlli ai distributori, invocando il ridicolo spettro della speculazione, non tanto da parte delle compagnie petrolifere, ma da parte degli esercenti i distributori della benzina.
In realtà quello che sta avvenendo con l’aumento consistente dei carburanti, che si aggiunge all’aumento ingiustificato del gas con di un ulteriore aumento del più 23% … porta ad un’ulteriore incremento di tutti i trasporti, le merci, i prodotti alimentari e di consumo , con prezzi già raddoppiati nel 2022, che continueranno ad aumentare senza nessun blocco o controllo da parte del governo di destra, con l’inflazione che galoppa a due cifre.
Oggi 11 gennaio 2022, la Presidente del Consiglio Meloni, ha fatto un nuovo video di ben 16 minuti, dove rivendica la scelta del suo governo sul ripristino delle accise, sostenendo , Udite ! Udite! che essa lo fa per aiutare i più deboli… Quindi: il 37% dei pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro al mese; i lavoratori che hanno salari inferiori a quelli di 30 anni fa; i precari che guadagnano meno di 5 euro l’ora, ecc… ecc… devono ringraziare il governo di destra con la Meloni Presidente, perché “per aiutarli” devono pagare la benzina 30, 40 o 50 centesimi in più.
Ma se poi andiamo a scoprire il “Vaso di Pandora” della Meloni & C. , vediamo dove vanno a finire questi soldi delle accise che il popolo deve pagare… e ci accorgiamo che:
– vanno alla riduzione delle tasse tramite la flat tax “piatta al 15%”, (una tassa non progressiva e quindi fuori legge in quanto è in contrasto con l’art.53 della Costituzione) per gli autonomi ricchi con redditi alti tra i 60. mila e 85 mila euro l’anno, con un guadagno di circa 700 euro mensili;
– Premiano gli evasori che hanno evaso il fisco nel 2019/20/21, i quali potranno mettersi in regola riducendo di 10 volte la sanzione , non più il 30% ma il 3%… sostenendo che è “una tregua fiscale”;
– i soldi dell’accise che devono pagare anche i ceti più poveri, compensano le meno entrate allo Stato a causa dei ricchi evasori a cui il governo della Meloni ha dato la possibilità di ottenere ben 12 tipologie di codoni fiscali… alla faccia di chi ha sempre pagato regolarmente le tasse e di chi deve pagare le accise sulla benzina non prorogate dalla Meloni;
– vanno alle ricche società di calcio verrà concesso di versare 889 milioni di euro di arretrati fiscali , in 60 rate mensili senza interessi;
– vanno ai furbetti evasori, ai quali verranno rottamate le cartelle fino a 1.000 euro;
– ma ai ceti più poveri otre a pagare l’aumento della benzina il governo d destra li considera occupabili e quindi perderanno il “Reddito di Cittadinanza” dovranno accettare un lavoro in ogni parte d’Italia an sottopagato e comunque esso sparirà dal luglio 2023.
Ma se continuiamo scoperchiando il vaso di pandora, vediamo che i mali in Italia, non finiscono mai…
- la Meloni ha stabilito un decreto dove di fatto viene annullata una sentenza dell’antitrust annullava l’incremento speculativo delle tariffe gas e luce ed altre bollette… Così non solo i rincari ingiustificati non verranno resi agli utenti , ma danno il via libera ad ulteriori rincari che le società fornitrici (che hanno già deciso di intraprendere) a danno dei cittadini utenti, continuando nei favolosi extraprofitti;
- ha fatto una “riforma dei contratti pubblici” che deregolamenta e frantuma il lavoro, alimenta la corruzione e la mafia, incentiva il precariato e le morti sul lavoro, distribuisce ingente denaro pubblico ad imprese che non si cureranno mai dell’interesse preminente generale come stabilito dall’art. 43 della Costituzione, ma solo del proprio profitto da incrementare a danno della collettività e con più morti sul lavoro;
- si appresta ad effettuare le autonomie differenziate delle regioni costruendo 21 piccoli “Feudi”. Staterelli i quali procederanno a disgregare e distruggere la Sanità Pubblica e la Scuola pubblica a vantaggio delle cliniche private e dei più ricchi;
- vediamo che dopo avere incrementato le spese per il riarmo al 2% del PIL , fa approvare dal Senato un nuovo invio di armi a sostegno della guerra in Ucraina;
- Vediamo che si appresta a fare una riforma della giustizia dove cancella le intercettazioni ai “colletti bianchi” , incrementa le prescrizioni (improcedibilità) già presenti nella “riforma” Cartabia , effettua le divisioni delle carriere con il controllo sulla magistratura dell’esecutivo di governo. Una riforma chiamata “cancella spazza corrotti” Mentre diventa forcaiola verso giovani che con spirito civico protestano per cause sociali, del lavoro, e cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni sociali ed ambientali fondamentali.
Ed il Popolo cosa fa? Si lamenta, impreca, bestemmia, ma ancora sopporta…
Secondo i dati elaborati dall’Irpet, la realtà del popolo in Toscana è questa:
- Il 24% delle famiglie si percepiscono come povere assolute o in grande difficoltà;
- Il 34% delle famiglie arriva con difficoltà a fine mese;
- Solo il 26% delle famiglie sostengono i consumi con relativa facilità:
- L’erosione media del potere di acquisto nel 2022 rispetto al 2021, è stato di 2.150 euro;
- L’erosione media del potere di acquisto nel 2023 sul 2022 sarà di un’ulteriore stangata 2.820 euro.
Che Fare ? continuare a stringere la cinghia e soffrire ? o incrociare le braccia, fermare il lavoro, fermare le scuole, scioperare, affinché tutti i prezzi e le tariffe siano bloccate a prima delle speculazioni iniziate dopo la pandemia?
Scioperare affinché siano incrementati i salari e le pensioni…siano fatte pagare più tasse ai ceti ricchi e meno tasse ai ceti medi e poveri?…
Scioperare nei luoghi di lavoro e nelle scuole, scendere in piazza affinché siano abolite le leggi che permettono il lavoro precario… siano aboliti i contratti pirata che permettono di pagare i lavoratori anche meno di 5 euro l’ora; sia abolita la legge Fornero sulle pensioni … sia divisa la previdenza dall’assistenza facendo pagare l’assistenza allo Stato e non con i contributi Inps dei lavoratori; siano spese tutte le risorse necessarie a difesa della sanità pubblica e della scuola nazionale cancellando ogni possibile autonomia differenziata delle regioni… ed infine incrociare le braccia affinché sia imposta una patrimoniale a quel 10% di popolazione che detiene il 55% di tutta la ricchezza esistente in Italia con i soldi ricavati da destinare all’aumento delle pensioni medie/basse?
Io credo che la corda sia molto tesa e che la rabbia sociale dei ceti subordinati sarà dirompente e che anche questo governo di destra liberista/atlantico/ padronale… non durerà molto!