In Bielorussia campi di addestramento militare per bambini
redazione Diogene*
Our House (organizzazione pacifista e nonviolenta bielorussa, per i diritti civili) presenta il rapporto
sul monitoraggio della militarizzazione di massa dei bambini in Bielorussia e sulla preparazione dei
bambini bielorussi a partecipare a future azioni militari a fianco della Russia (in Ucraina od in altri
paesi europei).
Il rapporto di monitoraggio e le informazioni in esso contenute sono confermate e verificate dalle pubblicazioni dei mass media governativi e non governativi della Bielorussia. Il rapporto di monitoraggio contiene solo le informazioni diffuse da fonti pubbliche (anche se ci sono molte altre fonti non ufficiali a confermare i fatti).
Il regime bielorusso sfrutta i cittadini della Bielorussia in generale, e i bambini in particolare, per
risolvere i suoi problemi sociali, politici ed economici. Per esempio, a tutt’oggi la schiavitù infantile è
ampiamente praticata nelle carceri bielorusse: i bambini condannati ai sensi dell’articolo 328 per reati
minori legati alla droga vengono costretti a lavorare nelle imprese carcerarie di Lukashenko per solo
0,10 euro al mese.
Il regime utilizza attivamente il Decreto 18 per disciplinare e ricattare e anche per costringere al lavoro in schiavitù, le madri single bielorusse che si trovano in una situazione di vita difficile.
Il Decreto 18 e il Decreto 6 (che con l’applicazione dell’articolo 328 diventano più restrittivi) vengono utilizzati per la repressione politica, per ricattare e fare pressione sulle donne socialmente e politicamente attive che protestano contro Lukashenko e partecipano ad azioni contro la
guerra.
In questo caso si può parlare anche di repressione di genere: mentre il Decreto 18 è più spesso
applicato contro le donne (minacce di ritiro o ritiro effettivo dei figli dalla famiglia), il Decreto 6 e
l’Articolo 328 sono di conseguenza utilizzati soprattutto contro gli uomini e portano a termini di
detenzione più lunghi.
I genitori socialmente e politicamente attivi vengono spesso fatti oggetti della minaccia che i loro figli adolescenti potrebbero essere incriminati ai sensi dell’articolo 328 e incarcerati.
Tuttavia il rapporto focalizza l’attenzione in particolare sulla nuova funzione per cui il regime bielorusso sta utilizzando I bambini come futuri agenti di ricognizione e combattenti al fianco della Russia nella guerra condotta da quest’ultima in Ucraina.
Il regime bielorusso sta effettuando un’intensa preparazione di massa dei bambini per la partecipazione alla guerra dalla parte della Russia in futuro. I bambini vengono preparati fin dall’età di 6-7 anni in speciali “campi militari patriottici” secondo un programma speciale, che include l’uso di armi da fuoco.
A questi addestramenti partecipano istruttori ceceni provenienti dalla Federazione Russa.
Tutti i Campi patriottici militari sono sotto il controllo delle agenzie militari della Bielorussia, in primo luogo del Ministero della Difesa. È in corso un’intensa attività di propaganda e lavaggio del cervello dei bambini con l’ideologia del “mondo russo”.
I bambini appartenenti a gruppi fragili e marginali della popolazione, gli orfani e i bambini in situazioni
socialmente pericolose vengono addestrati gratuitamente nei campi patriottici militari, a spese dello
Stato, perché il loro impiego in azioni militari avviene senza la resistenza di genitori e parenti.
Secondo le statistiche delle agenzie militari, nell’estate del 2022 oltre 18 mila bambini sono stati
addestrati in campi patriottici militarizzati, in cui bambini di 6 anni hanno imparato a sparare con le
armi da fuoco.
Va fatto notare che questi campi non sono sotto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione o del
Ministero della Sicurezza sociale, come ci si aspetterebbe, visto che si tratta di bambini vulnerabili e
non protetti, ma esclusivamente sotto il patrocinio degli enti militari e di sicurezza della Bielorussia:
Ministero della Difesa, Ministero degli Affari interni e Ministero delle Situazioni di emergenza.