storie che arrivano dal passato, una vedova (Vitalina) che arriva per la morte del marito, che non vedeva da un’eternità, compagni e conoscenti del marito, ultimi fra gli ultimi, in lotta perenne per la sopravvivenza, un prete ormai malato, ancorato al passato.
in quelle case buie non sai chi è vivo, e per quanto, l’orizzonte temporale è al massimo il dopodomani, Vitalina arriva e vuole continuare a starci, in quello spazio abitato dal marito prima, dal suo fantasma, chissà, poi.
lo spazio per la speranza e per la luce è davvero un davvero quello di un equilibrista sulla fune, Pedro Costa sceglie di mostrare un mondo di vinti, senza riscatto in vista.
già altri film di Pedro Costa erano ambientati a Fontainhas, che pare un girone dell’inferno, come nessuno aveva mostrato prima.
attori, personaggi, persone, che riappaiono, come Ventura, in quell’angolo di mondo da incubo che li accoglie, senza tante parole, non servono quasi mai.
e Vitalina, una donna caduta dalla luce di Capoverde dovrà imparare a vivere nell’oscurità di Fontainhas .
un film che merita, senza nessun dubbio.
lasciate ogni speranza, o voi che entrate, scriveva Dante.
buona (oscura) visione.
QUI il film completo, su Raiplay