Scor-data: 31 agosto 1888

Jack lo squartatore uccide la sua prima vittima

di Fabrizio Melodia (*)

“Maschio bianco, fra i 28 e i 36 anni, viveva o lavorava nell’area di Whitechapel. Nella sua infanzia la figura paterna era assente o passiva. L’omicida probabilmente esercitava un lavoro in cui poteva legalmente soddisfare le sue tendenze distruttive. Probabilmente smise di uccidere perché venne arrestato per qualche altro crimine, oppure sentì di essere troppo vicino ad essere scoperto. L’omicida probabilmente aveva un qualche difetto fisico che era per lui sorgente di grande frustrazione o rabbia. Un uomo di bassa estrazione sociale, con un lavoro umile come il macellaio o l’assistente di un medico, quasi certamente un inetto sociale”, ebbero modo di dedurre i profilers dell’ FBI a Quantico, quando fu chiesto loro di tracciare un moderno profilo del più famoso “serial killer” della storia, una vera e propria icona dell’immaginario collettivo.

Mary Ann Nichols, donna di 44 anni, fu la prima vittima accertata. Il suo corpo venne ritrovato il 31 agosto 1888, alle 3:45 del mattino, in Buck’s Row, di fronte ad uno dei tanti mattatoi del quartiere, con un profondo taglio alla gola, fin quasi alla decapitazione, con le vertebre del collo intaccate dalla lama. Inoltre presentava tagli sul ventre, dai quali fuoriusciva l’intestino. Gli organi genitali presentavano gravissime ferite da taglio, probabilmente inferte di punta. L’autopsia, studiando il taglio alla gola, rivelò che l’assassino era mancino, fatto che poi verrà smentito da tutti i criminologi che hanno studiato il caso.

In poco tempo, l’assassino sarebbe balzato agli onori della cronaca locale come un fantasma imprendibile e spietato, che operava secondo precisi schemi, sfidando apertamente polizia e istituzioni, oltre a gettare nel panico più totale il quartiere di Whitechapel, teatro delle sue efferate gesta ai limiti del sadismo.

Il suo nome è stato tratto da una delle tante lettere pervenute a polizia e quotidiani, dove egli affermava di essere l’assassino e di assumere tale denominazione come nome di battaglia.

La vittimologia apparve subito molto chiara: uccideva essenzialmente prostitute, sgozzandole.

Probabilmente Mary Ann Nichols fu davvero la prima vittima delle cinque che, canonicamente, sono attribuite a Jack Lo Squartatore, fatto confermato dai moderni profiler proprio in virtù della maldestra macelleria di questo primo omicidio, probabilmente commesso in seguito a un evento di forte stress che avrebbe causato la nascita dello Squartatore.

Gli studiosi sono quasi tutti concordi di non riconoscere solo le cinque vittime per mano dello Squartatore, ma secondo alcuni esse ammonterebbero alla non del tutto disprezzabile cifra di sedici donne uccise.

La progressione e l’affinamento della tecnica, oltre al piacere da sadico sessuale che ne provava, fecero in modo che Jack Lo Squartatore in poco tempo diventasse un fenomeno mediatico senza precedenti per l’epoca, gettando nella più profonda confusione le forze dell’ordine, nonostante la presenza dell’abile ispettore Abberline, che incontrò parecchi ostacoli alle indagini.

Nell’immaginario di massa, solo per citare alcuni esempi, Lo Squartatore fa una comparsa anche nell’universo fantascientifico di Star Trek. Nell’episodio “Fantasmi del passato” della Serie Classica, si scopre che l’assassino di Whitechapel era in realtà un’entita aliena sconosciuta, autrice di svariati omicidi su molti pianeti differenti caratterizzati dallo stesso modus operandi. L’entità ucciderà anche nel XXIII secolo, e ad essere accusato sarà Montgomery Scott.

In campo videoludico, uno dei “Cinque” presenti nel videogioco “Shadow Man” è proprio Jack lo squartatore, chiamato “Jack II” poiché si ritiene che sia un suo emulo, come il detective dell’incubo Dylan Dog, nel secondo numero della sua fortunata serie, avrà a che fare proprio con un efferato imitatore di Jack, che gli darà non poco filo da torcere.

Sempre in campo fumettistico, Alan Moore, con la collaborazione di Eddie Campbell ai disegni, ha scritto un’intera graphic novel dal titolo “From Hell” (chiaro riferimento alla presunta lettera inviata da Jack a Scotland Yard),incentrata sugli avvenimenti di Whitechapel e le varie indagini che seguirono. La stessa graphic novel presenta molte delle ipotesi elaborate da Stephen Knight in “Jack the ripper – The final solution”.

Nel romanzo “Undead – Gli immortali” di Dacre Stoker e Ian Holt, si scopre che l’autore degli omicidi attribuiti a Jack lo Squartatore è la contessa Elizabeth Bàthory. In “Anno Dracula” di Kim Newman Jack, lo Squartatore è Jack Seward, uno dei protagonisti del Dracula di Bram Stoker; qui uccide soltanto vampiri e usa bisturi in argento.

 

Per approfondire:

 

  • Stewart P. Evans, Keith Skinner, “The Ultimate Jack the Ripper Sourcebook”.
  • Philip Sugden, “The Complete History of Jack the Ripper New Edition”, New York, Carroll & Graf publishing, 2002.

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
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