Scor-data: 25 novembre 1989
Muore Birago Diop
In blog lo ricordiamo con una sua poesia (*)
I morti non sono morti
Ascolta più spesso ciò che vive
ascolta la voce del fuoco
ascolta la voce dell’acqua
e ascolta nel vento
i singhiozzi della boscaglia :
sono il soffio degli antenati.
I morti esistono, essi non sono mai partiti,
sono nell’ombra che s’illumina,
e nell’ombra che scende
nella profonda oscurità.
Sono nell’albero minaccioso
e nel bosco che geme,
sono nell’acqua che scorre,
sono nell’acqua stagnante,
sono nelle capanne, sono nelle piroghe.
I morti non sono morti.
I morti esistono, non sono mai partiti,
sono nei seni della donna
sono nel bimbo portato dal suo corpo
sono nel tizzone che si accende.
Non sono sottoterra
sono nell’incendio che divampa
sono nelle erbe che piangono
sono nelle rocce che gemono
sono nella foresta, nelle abitazioni, nelle barche.
I morti non sono morti.
(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 25 novembre avevo, fra l’altro, queste ipotesi: è il giorno contro la violenza alle donne (spesso in blog se n’è parlato) e «il giorno del non acquisto»; 1926: leggi speciali fasciste; 1943: nazifascisti attaccano casa Cervi; 1961: allarme atomico per errore; 1965: muore il boia Carl Peter Vaernet; 1970: “sparisce” Albert Ayler; 1978: ucciso il giornalista Mauro Brutto; 1985: muore Elsa Morante; 1986: Iran-gate; 2007: nuova Costituzione boliviana (già in blog); 2009: Erika B, la banchiera “Robin Hood”. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)
Grazie Daniele. Questa poesia esprime l’immortalità delle persone nella continuità generazionale, nella continuità di essere terra, o meglio l’humus della Madre Terra che nutre i viventi e soffre come i viventi. La morte c’è dove c’è l’oblio non nella “morte” fisica. Questa è la filosofia che accomunava questo continente che adesso agonizza.