Piangere e ridere, in modo convulso
Zerocalcare, il popolo curdo, l’Isis e noi qui
Fatevi un regalo anche se non è il vostro compleanno (invece domani è il mio): comprate l’ultimo «Internazionale» – in edicola da oggi – e leggete il reportage a fumetti di Zerocalcare.
A me sembra una magia perché, quasi da una vignetta all’altra, fa piangere e ridere, poi daccapo. O almeno a me fa questo effetto.
Non so bene perché.
Forse perché Zero Calcare è un genio.
O perché io e lui condividiamo un certo umorismo “romanesco”.
Perché il popolo curdo «in cor mi sta».
Perché come sa raccontare/disegnare (far ridere e piangere) Zerocalcare mi sa oggi forse nessuno c’è.
O perché di poche cose sono sicuro-sicuro ma una è che gli uomini e le donne del Kurdistan (e dintorni… del resto è uno Stato che non esiste e forse neppure vuole esistere) stanno combattendo per noi: e noi dovremmo essere in ogni modo possibile al loro fianco.
Dunque grazie a Zerocalcare che lo ricorda alla mia testa e al mio cuoricino; e spero che a tante altre persone faccia venire voglia di capire meglio e/ di fare qualcosa.