Pescara, c’è anche «Prima che il tempo finisca» al…
…. mega Festival delle letterature che si apre oggi e chiude il 13 novembre
Un gigantesco festival – dal 10 al 13 novembre – a Pescara. Con i classici mega-eventi e le “star”: da Giovanni Floris a Marco Malvaldi, dal tuttologo Paolo Crepet a Gianrico Carofiglio, da Corrado Formigli a Susanna Tamaro, da Bepi Vigna a Sofia Viscardi, da Goffredo Fofi a Gipi, da Licia Troisi a Eugenio Finardi , da Andrea Bajani al calciatore Marco Tardelli e molto altro. C’è pure Matteo Renzi e se state pensando «cazzo c’entra con un festival di letteratura?» credo che in tahte/i siano d’accordo con il vostro punto interrogativo.
Comunque il programma completo è qui: www.festivaldelleletterature.com
Domenica – fra gli eventi minori – c’è anche «Prima che il tempo finisca», una lettura scenica di Daniele Barbieri per ricordare Riccardo Mancini, a 10 anni dalla morte: con Daniele Barbieri e Agata Marchi. Qui sotto una scheda.
SCHEDA
«Prima che il tempo finisca» capiremo se aveva ragione Albert Einstein a scrivere «le persone che credono nella fisica sanno che la distinzione fra passato, presente e futuro non è che una cocciuta illusione».
«Prima che il tempo finisca» è una lettura a due voci, scritta da Daniele Barbieri e letta – di solito con Agata Marchi – con l’aiuto di insoliti orologi messi in scena dal centro sociale Brigata 36 di Imola.
Un rubinetto gocciola e scandisce un tempo sincopato, perfetto. Partiamo da lì vagabondando fra scienza, fantascienza, lavoro e incontrando musica sempre più veloce, Karl Marx, Margherita Hack, la fantascienza – Philip Dick, Fredric Brown, Isaac Asimov, James Ballard – il fisico Carlo Rovelli, Julio Cortazar… L’homo quasi sapiens possiede davvero il concetto di tempo? E l’homo forse ultra-sapiens potrà e vorrà viaggiare nel tempo?
NELL’IMMAGINE “La persistenza della memoria”, un dipinto di Salvador Dalì