L’evoluzione del concetto di vela a propulsione laser
di Paul Gilster, ripreso da «il13mocavaliere» (*)
la vela a propulsione laser (vela irradiata)
Se state seguendo su queste pagine e altrove le idee alla base del progetto Breakthrough Starshot avrete capito che si tratta di qualcosa di molto piccolo da un lato e molto grande da un altro. Una missione con una vela a propulsione laser (vela irradiata) impiegherebbe una vela di 4 metri per lato – più piccola rispetto a progetti precedenti – spinta da un’enorme batteria di laser, sincronizzati tra loro, installata a Terra. La batteria è progettata per misurare circa 1 km per lato e incorporerebbe degli emettitori laser che, lavorando in perfetta sincronia, produrrebbero quello che Pete Worden ha descritto come una sorta di “vento laser” da 50 gigawatts di potenza. Worden, ex direttore dell’Ames Research Center della NASA, è l’attuale direttore esecutivo del Breakthrough Starshot.
Come per la vela così per il carico. Non avremo a che fare con una nave spaziale su scala macroscopica, bensì con uno starchip delle dimensioni di un francobollo, una sorta di futuristico smartphone contenente non solo fotocamere, attrezzatura per le comunicazioni o strumenti per la navigazione, ma anche piccoli propulsori. Se volete immaginare qualcosa di simile prendete le tendenze nel campo della tecnologia digitale come la legge di Moore (la complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistori per chip, raddoppia ogni 18 mesi e quadruplica quindi ogni 3 anni) e proiettatele nel futuro, poiché questo è un progetto di portata generazionale, che si propone di varare la missione effettiva in un arco minimo di 30 anni, a meno che gli studi di progetto non incontrino un’irrevocabile battuta d’arresto. […]
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Titolo originale: «Beamed Sail Concepts Over Time», pubblicato su «Centauri Dreams» il 9 maggio 2016; traduzione di Carlo Alberto Rasoni, editing di Donatella Levi e Roberto Flaibani.
(*) Con questo post continuano in “bottega” – tendenzialmente ogni domenica ma ogni regola avrà le sue eccezioni – la collaborazione e lo scambio di link con “Il Tredicesimo Cavaliere 2.0” ovvero <https://il13mocavaliere.wordpress.com> che si è da poco rinnovato. Intanto il vecchio sito cioè Il Tredicesimo Cavaliere <https://iltredicesimocavaliere.wordpress.com> resta online con più di 250 articoli pubblicati fra aprile 2010 e giugno 2016. [db]