ricordo di Daphne Caruana Galizia
per quello che non si può comprare c’è sempre un’altra opzione;
come dice qualcuno, basta seguire la puzza e la scia dei soldi per trovare il mandante (se solo si volesse)
(tratto da ilpost.it)
Daphne Caruana Galizia, giornalista investigativa maltese di 53 anni, è morta oggi nell’esplosione della sua auto, avvenuta a Bidnija, nel nord dell’isola: non è ancora chiaro cosa abbia causato l’esplosione, secondo i giornali maltesi (Repubblica parla invece di una bomba, ma non ci sono conferme ufficiali). L’esplosione è avvenuta intorno alle tre di lunedì pomeriggio, a poca distanza dalla sua casa: il corpo non è ancora stato identificato ufficialmente, ma tutti i giornali dicono che è quello di Caruana Galizia.
Secondo la stampa maltese, Caruana Galizia aveva denunciato alla polizia di aver ricevuto minacce di morte quindici giorni fa. Il primo ministro maltese Joseph Muscat ha detto: «Tutti sanno che Caruana Galizia era molto critica con me, sia politicamente sia personalmente, ma nessuno può giustificare questo atto barbarico in nessun modo».
Caruana Galizia era una delle giornaliste più famose a Malta, per via delle sue inchieste sull’evasione fiscale internazionale sull’isola legata ai Panama Papers: era stata la prima a rivelare il coinvolgimento di Konrad Mizzi, attuale ministro del Turismo maltese, e Keith Schembri, chief of staff di Muscat. Caruana Galizia pubblicava la maggior parte dei suoi articoli sul suo blog, il Running Commentary, ed era stata inserita in una lista dell’edizione europea di Politico sulle persone che “avrebbero plasmato e scosso l’Europa nel 2017”. Il suo stile, che conteneva spesso attacchi personali ai politici maltesi, le aveva fatto guadagnare un ampio pubblico. Il suo ultimo post è stato pubblicato pochi minuti prima della sua morte.
qui i Malta files (un articolo dell’Espresso sulle indagini di Daphne Caruana Galizia)