She

di Saburo Teshigawara (con Rihoko Sato) raccontato da Susanna Sinigaglia

She

Rihoko Sato

Karas

Regia di Saburo Teshigawara

Un video proiettato sulla parete di fondo del palcoscenico mostra una giovane donna che danza, salta e corre attraverso un prato, accompagnata dalle note del Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy. A un tratto il video si arresta bruscamente, mentre il buio in sala è rotto da due lame di luce che lo tagliano in orizzontale e verticale formando un angolo retto. Di spalle e in piedi, immobile, una performer attende in silenzio. Sulla parete appare un grande occhio, ma potrebbe anche essere il riccio di una castagna, che la performer fissa intensamente. Irrompe fragorosa una serie di suoni avvolgendo in un vortice la danzatrice, Rihoko, che muove il proprio corpo come se fosse snodato in ogni singola parte. È un’artista del gesto, una profonda conoscitrice dell’alfabeto della danza con cui riesce a inventare frasi e sintassi nuove.

La lama di luce verticale si allarga inaugurando con la performer un duetto fatto d’incontri e scontri, inseguimenti.

Il gioco di luci contribuisce ad accrescere la magia dell’azione, proiettando l’ombra ingigantita di Rihoko su un lato del palco.

I brani sonori e musicali scelti si alternano a improvvise interruzioni. A volte sono rumori a volume altissimo, che si bloccano di colpo lasciando posto a motivi musicali armoniosi; è una peculiarità della coreografia. Rihoko sembra avere un’energia inesausta e quel che è sorprendente, non una goccia di sudore le imperla il viso; resta una signora elegante e impeccabile che si muove come un fuscello agitato dal vento o preso in un turbine inesauribile.

La danza di Rihoko e Teshigawara, è stato detto, è una sintesi fra classicità e ricerca.

In questo caso, la coreografia si avvale del Prélude per la scena pastorale-romantica introduttiva e di suoni e brani decisamente contemporanei per i quadri successivi. Un richiamo all’antico e insieme una fuga verso territori inesplorati.

https://www.facebook.com/musicamixpelly/videos/503182326806944/

https://www.youtube.com/watch?v=eVwKZi_UO5c

 

Susanna Sinigaglia
Non mi piace molto parlare in prima persona; dire “io sono”, “io faccio” questo e quello ecc. ma per accontentare gli amici-compagni della Bottega, mi piego.
Quindi , sono nata ad Ancona e amo il mare ma sto a Milano da tutta una vita e non so se abiterei da qualsiasi altra parte. M’impegno su vari fronti (la questione Israele-Palestina con tutte le sue ricadute, ma anche per la difesa dell’ambiente); lavoro da anni a un progetto di scrittura e a uno artistico con successi alterni. È la passione per la ricerca che ha nutrito i miei progetti.

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