Morire: fra pistole e diamanti
La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 40° appuntamento
«Avrei voluto non sparare, non volevo ammazzarlo ma ero terrorizzato e mi sembravano armati. Aveva 29 anni, non volevo ucciderlo! Non potrà mai più accadermi una cosa simile perché non avrò mai più una pistola e quella che avevo non voglio più vederla in vita mia». Fredy Pacini, 57 anni, un gommista e venditore di bici che, il 28 novembre 2017 nel suo magazzino a Monte S. Savino. sparò a due rapinatori moldavi, uccidendone uno. La Procura di Arezzo ha attestato che si è trattato di legittima difesa.
Alcune agenzie, come la svizzera Algordanza e l’americana LifeGem, hanno lanciato il servizio di «diamantificazione delle ceneri», operazione che permette di trasformare le ceneri di cremazione umana in un diamante. In questo modo, si può avere sempre con sé una persona cara che non c’è più. È possibile ottenere gioielli speciali e assolutamente unici: il colore infatti è determinato dalla composizione chimica delle ceneri, che a sua volta dipende dalla persona, dallo stile di vita e dall’ambiente in cui viveva. Per i prezzi, si va da un minimo di 3.500 euro fino a 13.000, a seconda della grammatura del diamante. Il fenomeno comincia a diffondersi anche in Italia.
L’AUTORE
Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]