In Svezia vige la sharia e …

… e gli stupri dilagano (secondo il Tg2 di Rai-Salvini) ma l’ambasciata replica che i dati sono fasulli

nella foto: in Svezia la scuola sciopera contro le espulsioni dei migranti

L’ambasciata svedese ha scritto al Tg2, proverbialmente noto a Saxa Rubra e Viale Mazzini come Tg Salvini, che per cavalcare la propaganda anti-immigrati e l’islamofobia, così di casa a destra, ha descritto un Paese sostanzialmente fuori controllo per colpa degli stranieri.

E in Rai è arrivata la risposta.

A seguito del servizio del Tg2 andato in onda il 19 maggio 2019, l’Ambasciata di Svezia comunica di aver informato la direzione del TG2 – tramite una nota scritta inviata il 22 maggio – che nel servizio girato in Svezia ci sono diverse affermazioni errate.
Per esempio nel servizio si parla di oltre 60 quartieri “totalmente fuori controllo”, dove la polizia non entra e dove vige la sharia, la legge islamica. Questa descrizione corrisponde a quelle che vengono comunemente definite “no go zones”

Non esistono “no go zones” in Svezia.

Come nella maggior parte delle grandi città esistono aree socialmente vulnerabili dove, al contrario di ciò che si afferma nel servizio, è stata rafforzata la presenza della polizia negli ultimi anni.

Queste aree sono una priorità assoluta per il governo svedese che ha stanziato considerevoli fondi per sovvenzionare progetti per favorire l’inserimento sociale in queste aree. Per esempio con attività rivolte ai bambini e ai giovani, investimenti nell’istruzione, maggiore sicurezza, aumento dell’occupazione.

Desideriamo inoltre precisare che in Svezia viene applicata la legge svedese in tutto il paese e la legge è uguale per tutti. Non esistono aree dove viene applicata la legge della sharia.
Nel servizio si parla anche del “più alto numero europeo di stupri”.

La statistica in questo caso dà un immagine errata della situazione. Il malinteso nasce da tre fattori principali. In Svezia ogni atto di violenza sessuale viene registrato come una denuncia a sé stante. Una denuncia può contenere un gran numero di stupri, come per esempio chi denuncia di essere stato violentato più volte dalla stessa persona.

Anche in questi casi la polizia deve registrare ogni atto di violenza come un singolo crimine.

Un altro fattore che contribuisce al malinteso è la nuova legge sul consenso esplicito, entrata in vigore nel 2018 e che sancisce che il sesso se non è consensuale è illegale, quindi passibile di denuncia.

Inoltre la definizione giuridica svedese di cosa è considerato stupro è più ampia che nella maggior parte degli altri paesi e le persone vengono incoraggiate a denunciare le violenze. Per questi motivi la frequenza delle denunce è molto alta e tante persone hanno il coraggio di denunciare le violenze, ritenendo lo stato intenzionato ad aiutarle e in grado di farlo.
L’Ambasciata è sempre disponibile a fornire informazioni sulla Svezia e a facilitare il contatto con esperti e istituzioni per avere un quadro completo del nostro paese.

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