Sesto San Giovanni: la guerra degli sfratti
Martedì 21 picchetto e conferenza stampa contro l’amministrazione comunale crudele e fuorilegge
Martedì 21 gennaio alle 9 ci troviamo tutti in via Levi 22 a Sesto San Giovanni per impedire lo sfratto di una famiglia in sub-locazione provocato dall’Amministrazione comunale.
MARTEDI’ 21 gennaio ore 12 CONFERENZA STAMPA sotto il palazzetto comunale in piazza della Resistenza. Saranno presenti Moni Ovadia, Renato Sarti e don Gino Rigoldi.
Leggi i comportamenti della Amministrazione Comunale e la SITUAZIONE a Sesto San Giovanni.
L’Amministrazione ha già tentato di sfrattare le famiglie che la precedente Giunta aveva ricoverato in sub affitto e nei residence in attesa di un’assegnazione in emergenza, ma l’aveva fatto in modo maldestro e illegale per cui eravamo riusciti a bloccare gli escomi.
Ora Sindaco e Assessore sono tornati alla carica concordando con i proprietari di case l’interruzione anticipata dei contratti e rifiutando il pagamento del dovuto ai residence anche se le famiglie ospitate continuano a pagare la loro pigione mensile.
Nei prossimi mesi – se non metteremo in atto le iniziative necessarie – più di 40 famiglie saranno buttate in mezzo alla strada con decine di bambini piccoli che pagheranno le conseguenze più gravi di una politica abitativa del Comune basata sulla disumanità e la discriminazione.
La Regione ha previsto che le pratiche di assegnazione in corso siano portate a termine ma a Sesto la legge non viene rispettata, la graduatoria delle emergenze nella quale sono collocate le famiglie non viene attuata, gli alloggi provvisori non vengono messi a disposizione, gli affitti di alloggi privati finanziati con fondi regionali per impedire lo sfratto senza soluzioni non vengono stipulati.
Il prossimo 26 febbraio è previsto lo sgombero del Residence Puccini e nove famiglie finiranno in strada anche se stanno pagando il canone perché il Comune si è trattenuto i soldi e si è fatto fare uno sfratto per morosità.
Il comportamento della Giunta cittadina è assolutamente inqualificabile e inaccettabile. Viviamo in una società che vuole essere civile, non accettiamo la cancellazione dei diritti, le vendette sulla pelle dei più deboli, le discriminazioni nei confronti dei poveri.
Chiediamo che le famiglie vengano rialloggiate utilizzando la normativa regionale e nazionale esistente:
– Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 articolo 1, comma 234 Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione
– DGR XI/2065 del 31/7/2019
La presenza al picchetto anti sfratto di martedì 21 gennaio è un atto dovuto, un dovere morale. Chi non vuole vedere, chi sottovaluta quanto sta accadendo, si assume la sua parte di responsabilità dentro una politica complessiva di guerra contro i più deboli in difesa dei presunti privilegi che secondo qualcuno dovrebbero spettare a chi è nato nell’agiatezza.
UNIONE INQUILINI Nord Milano
CENTRO DI INIZIATIVA PROLETARIA TAGARELLI
Le famiglie sfrattate pagano regolarmente l’affitto al Comune che da oltre un anno non li versa ai padroni di casa come da accordi della precedente giunta compiendo un illecito. Famiglie sia italiane sia straniere sono buttate in mezzo alla strada insieme a decine di bambini e bambine minori, e con la casa perdono anche la residenza, il diritto alla scuola al medico ecc.
Contro quest’atto barbaro e incivile le famiglie sotto sfratto sono sostenute dal sindacato Unione Inquilini e dal Centro di Iniziativa Proletaria, che raccoglie molti famigliari dei morti e malati d’amianto che hanno subìto ingiustizie, e saranno al loro fianco al picchetto antisfratto il mattino e alla successiva conferenza stampa a cui siete invitati a partecipare anche per documentare.