A settembre Julia ne conta 300
db aggiunge qualche informazione sugli appuntamenti con la “sbirra” (o “anti-sbirra”?) creata da Giancarlo Berardi
Perchè tornare su «Julia» a così breve distanza dall’ultimo articolo? Per completezza di informazione (come si dice, talvolta a ragione).
Intanto perchè il numero 299 – «Un carico speciale», disegni di Antonio Marinetti: al solito 114 pagine per 5 euri – è particolarmente avvicente; anche se per caso vedo in rete che a qualche tizio illustre (quasi VIP) non è piaciuto… beh, a me sì.
Poi perchè sempre in edicola potete trovare una «Special Edition Julia», cangurata dalla rivista «Mind» e dal quotidiano «La repubblica» (da tempo oltre ogni indecenza ma questo è un discorso per altre occasioni): due vecchi episodi a 6,90 euri. In questo caso «Gli occhi dell’abisso» e «Oggetto d’amore»; il 25 agosto invece «Nella mente del mostro» e «Bentornata, Myrna».
Per il numero 300 – dal 1 settembre – cioè «Le mie vacanze romane» (tutto a colori ma questo di per sé significa pochino) non si faranno fuochi artificiali; almeno io lo spero perchè sono inquinanti, pericolosi e stupidi. Si farà invece una mostra dedicata a Giancarlo Berardi, il papà di Julia Kendall: «Un narratore fra le nuvole» dal 9 settembre al 29 ottobre nel Palazzo Facchinetti a Città di Castello per iniziativa dell’Associazione Amici del Fumetto Tiferno. Ma c’è una sorpresona (almeno per me): Berardi rock ovvero l’8 settembre al Teatro degli Illuminati sempre a Città Di Castello il mio amato “fumettaro” presenterà «The Jimi Hendrix Revolution» del quale lui è autore e narratore mentre sul palco ci saranno i musicisti Andrea Cervetto, Fausto Cìapica, Alex “polipo” Polifrone e il pittore (!) Franco Ori.
Poi – ma andiamo a inizio novembre – il compleanno di «Julia» sarà festeggiato anche a Lucca Comics. Ingordo chi andrà dappertutto per stringere la mano a Berardi. Io timidamente continuo ad amare Julia Kendall a distanza… magari ascoltando in sottofondo «Audrey», un brano di struggente (struggentissima) bellezza scritto da Paul Desmond e inciso nel 1954.
Qui in “bottega” oltre al recente Far l’amore con «Julia»: almeno 298 mesi cfr:Julia: «in direzione ostinata e contraria», «Piangi, Pierrot», Lo ridico: «Julia ti amo», Quanto ci servirebbe in Italia qualche Julius Church in più