Abya Yala: storia e diffusione di un nome
di Gianni Hochkofler
Il lider aymara Constantino Lima di ritorno in Bolivia dal Primo Consiglio Mondiale dei Popoli Indigeni a Port Alberni (Columbia Britannica/Canada) nell’ottobre del 1975 si ferma in Panama per conoscere da vicino il popolo kuna che nel 1925 si ribella e dichiara la sua indipendenza. Solo nel 1953 il governo di Panamá ha riconosciuto ufficialmente la «Comarca di San Blas» o «Kuna Yala» come riserva dei Kuna, impegnandosi a rispettare il loro governo tradizionale in cambio del rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica.
I Kuna che hanno da anni riacquistato identità e coscienza come popolazione, promuovono analoghi movimenti tra le altre popolazioni indie dello stato di Panamá.
Abitano le Isole San Blas, sulla costa caraibica del Darién e arrivano fino al golfo di Uraba, in Colombia.
E’ dai Kuna che Constantino Lima riceve il nome Abya Yala (letteralmente: “terra in piena maturità” oppure “terra di sangue vitale”, “terra in fiore”) che si riferisce anche alla parte continentale colombiana del loro territorio, più vasta prima dell’arrivo dei conquistatori.
Anche se è falsa l’idea che i Kuna con questo nome chiamassero tutto il continente americano: essi potevano riferirsi solo alla parte continentale che abitavano.
Grazie a Constantino Lima il nuovo nome si diffonde rapidamente.
– 1976 il salesiano italiano Giovanni Bottasso Boetti professore universitario a Quito crea “Ediciones Abya Yala”.
– 1992 il nome ormai arriva anche lontano: viene pubblicato il libro in catalano: Abya-Yala. Antologia de Literatures Americanes (Ed. Generalitat de Catalunya, Barcelona 1992, 318 págs.).
– 1996, 2004 esiste una ong californiana, Abya Yala Fund for Indigenous Self-Development in South & Meso America.
Nel frattempo – come risposta anticipata alle celebrazioni colombiane, nel 1990 – Quito, la capitale dell’Ecuador, fu sede del «Primo Incontro Continentale dei Popoli Indiani d’America». Le centinaia di discendenti dei popoli originari delle Americhe presenti, espressero la loro opposizione ai festeggiamenti programmati per celebrare il mezzo millennio dall’arrivo di Crisfoforo Colombo nel continente. Non c’era motivo per festeggiare il 12 ottobre del 1492: una storia continuamente manipolata dal mito colonialista euro centrico.
– 2000: una data chiave. A Teotihuacán, in Messico, si organizzò il 1º Vertice Indigeno della Abya Yala.
– 2002: in Venezuela fu riconosciuta la data del 12 ottobre come «Giorno della Resistenza Indigena contro le aggressioni alla Pachamama».
– 2004: iI «Vertice Continentale dei Popoli e delle Nazionalità Indigene della Abya Yala», svolto nella capitale dell’Ecuador.
– 2005: «Vertice Continentale dei Popoli e delle Organizzazioni Indigene» a Mar del Plata in Argentina.
– 2006: l’«Incontro Continentale dei Popoli e le Nazionalità Indigene della Abya Yala», effettuato a La Paz, in Bolivia, preceduto dalla cerimonia della nomina ufficiale di Evo Morales come presidente della Bolivia, a Tihuanaco.
– 2007: in marzo c’è il terzo «Vertice continentale dei popoli e le nazionalità indigene della Abya Yala», a Iximche, in Guatemala.
– 2007: Ad agosto in Venezuela c’è il «Primo Congresso della Grande Nazione della Abya Yala».
– 2008: il governo di Evo Morales decorò Constantino Lima con il Cóndor de los Andes, la massima distinzione dello Stato boliviano, per considerarlo «una personalità nel risorgimento delle culture indigene in Bolivia»
Il nome di Abia Yala, riferito al continente, è ormai fatto proprio da alcuni anni dai movimenti sociali di Messico, Perú, Bolivia e Ecuador.
– 2012: quinto «Congresso Grande Nazione Abya Yala Antimperialista dei Popoli Indigeni» a Kavanayén, nel municipio Gran Sabana dello stato Bolívar, in Venezuela. Nella Dichiarazione finale “Per la salvezza della Pachamama e la salvezza della specie umana”, si dice anche : «Siamo obbligati a trasmettere alle nuove generazioni per preservare le nostre identità i vincoli ancestrali e il legato culturale che ci identificano come figli della Abya Yala».
Dall’altro lato della storia e della geografia, gli Stati Uniti d’America si sono appropriati di un nome proprio che appartiene a tutto un continente, una storia d’imperialismo linguistico. Grazie, anche, alla complicità delle ‘élite intellettuali’ europee non anglofone, sono chiamati «americani» soltanto i cittadini della ex colonia britannica del Nord America. Come si chiamano coloro che non sono nati negli Stati Uniti, dal Canada al Cile ?