Adania Shibli: Un dettaglio minore
I suoi libri restituiscono le conseguenze fisiche ed emotive del vivere da palestinesi sotto il controllo israeliano dei territori e lo fanno con una scrittura che va dritto al cuore delle cose, che intreccia i “dettagli minori” delle storie con la Storia che si ripete, sempre uguale a se stessa.
In italiano sono stati tradotti: la raccolta di racconti Pallidi segni di quiete, il romanzo Sensi (entrambi usciti per Argo) e Un dettaglio minore, per La nave di Teseo, perché leggere serve anche a questo; proteggersi dall’idiozia di chi prende simili decisioni”.
(Paolo Buffoni, Libreria Tamu).
Come Bottega, vi riproponiamo la recensione del libro (letto da Francesco Masala), pubblicata il 14 febbraio 2022:
Un dettaglio minore è un romanzo palestinese – tradotto da Monica Ruocco – sulla memoria e sulla storia (di quello che è stato e di quello che è).
Nella prima parte gli assassini dell’esercito israeliano (l’esercito più morale del mondo, si autodefiniscono quei maledetti sinvergüenza) massacrano in tutti i modi possibili una ragazzina palestinese nel deserto del Negev, nel 1949.
Dopo qualche decennio, ai tempi nostri, una ricercatrice palestinese cerca di investigare su quella storia, per ricostruire cosa è successo, magari solo per dare un nome a quella ragazzina.
E inizia la via crucis dei check point, della distruzione della Palestina colonizzata e martirizzata, fra permessi, mitra spianati, oppressione quotidiana, con l’unico aiuto di due mappe, quella della Palestina che era e quella dello Stato coloniale e occupante.
Come va a finire lo saprete da soli, leggendo e soffrendo fino all’ultima riga.
https://stanlec.blogspot.com/2022/02/un-dettaglio-minore-adania-shibli.html
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