Adil e chi si indigna per l’amore
La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 148esimo appuntamento
Il 18 giugno il 37enne Adil Benakhdim, lavoratore e sindacalista del Sicobas, è stato investito e ucciso da Alessio Spaziano, un camionista che ha forzato un picchetto di lavoratori davanti al deposito della catena LiDL nella zona industriale di Limbiate. Questo il racconto di uno dei testimoni: «La Digos gli ha sbattuto il tesserino sul finestrino, ma quello è andato avanti. Accelerava. Voleva andarsene e basta. Non gliene fregava niente di noi. Apriva e rinchiudeva lo sportello per mandarci via. Poi ho visto Adil finire sotto le ruote. Ho fatto appena in tempo a buttarmi a lato».
Nella foto accanto al capo indiano Adil Benakhdim
Mercoledì 2 giugno ad Abbadia Lariana (Lecco) don Fabio Molteni, parroco della chiesa di San Lorenzo, stava confessando un gruppo di bambini che si preparavano per la prima comunione. Sentendo rumori da dietro l’altare, si è accorto di un ragazzo e una ragazza di circa vent’anni che “in costume quasi adamitico” stavano procedendo “con i preliminari”. I due, una volta scoperti, si sono velocemente allontanati “sotto lo sguardo severo e indignato dei presenti”. (Fonte: Today.it)
L’immagine accanto al capo indiano è tratta da Libero Blog.
L’AUTORE
Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]
