Ahinoi, la bottega è sotto il ricatto di Diabolik

care e cari, una notizia che non avremmo voluto darvi: Fabrizio Melodia è da ieri nelle mani di Diabolik. Per restituircelo chiede di pubblicare a firma Melodia – ovvio che non lo ha scritto lui o comunque non nel pieno possesso delle facoltà – l’infame spot qui sotto e noi siamo costretti ad accettare: tutto purché Fabrizio Melodia torni libero il Martedì e il Venerdì… gli altri giorni Diabolik può tenerlo, se Sabrina non si oppone. [db]

 

Il 1 marzo ha visto il ritorno nelle edicole della seconda stagione del fumetto “DK”, Diabolik in versione rinnovata e potenziata per sfondare nel mercato americano dei comic book accanto ai supereroi ma soprattutto agli antieroi come il Punitore, Ghost Rider e Lobo.

È il Diabolik di un universo parallelo, personaggio ispirato direttamente al Diabolik che tutti abbiamo imparato a conoscere e amare, ma da cui si distingue completamente a livello di contenuti e di storie. «Dopo cinquant’anni passati a ideare storie di Diabolik, sentivo il bisogno di inventarne “altre”, diverse, libere dai vincoli tradizionali e storici del Re del Terrore. Ma non volendo stravolgere il personaggio, ho deciso di crearne uno nuovo: DK» ha detto in un comunicato stampa Mario Gomboli, vera mente pulsante di questo nuovo progetto di cui avevo parlato precedentemente in bottega.

A coloro che non vedono in Diabolik tematiche fantascientifiche, vorrei ricordare brevemente che, per quanto l’uomo in calzamaglia sia un eroe nero – immerso in tematiche da romanzo d’appendice francese e che negli anni si è dimostrato degno epigono degli antieroi e del superuomo nicciano, come Antonio Gramsci definiva tali personaggi – DK si distingue per una maggior incisività nell’uso delle tecnologie più moderne, al limite del verosimile, quantomeno discretamente fantascientifiche, tanto da farlo un super criminale tecnologico, anche se continua a fare ricorso ai suoi fidati pugnali da lancio.

Per chi si fosse messo in ascolto solo ora, prima di intraprendere la lettura di questa seconda stagione dove i colpi di scena non mancheranno, a cominciare dal primo abbozzo sul passato di DK, ricordo che il protagonista appare fin dalle prime tavole come un criminale freddo e spietato, estremamente ingegnoso e letale, il quale, con indosso una tuta nera aderentissima che ricorda quella dei ninja, compie furti audacissimi, al limite dell’impossibile.

Sulle sue tracce si mette un tenace ispettore, il Ginko 2.0 di cui non si conosce nemmeno il nome: è l’unico a essere convinto dell’esistenza di questo super-criminale, che agisce nell’ombra ed è in grado di coprire abilmente le tracce della propria presenza, arrivando a essere quasi una leggenda metropolitana di cui si sussurra con timore e che si racconta ai bambini per spaventarli.

Una brava e perspicace giudice, nientemeno che la Eva Kant 2.0 dell’universo alternativo, è disposta a credere alle motivazioni dell’ispettore riguardo all’esistenza di DK, fornendogli carta bianca riguardo alle indagini sull’ombra che imperversa in città.

Dopo inseguimenti, depistaggi, colpi eccezionali, squadre speciali inviate nelle fogne a stanare il “topo” che uccide con pugnali e prende le sembianze di chiunque, si arriva a scoprire che la giudice altri non è che il capo dell’associazione segreta dei Giustizieri, una pericolosa gang che vuole dominare la città da dietro le quinte. Quando DK si rifiuta di collaborare con la giudice e i Giustizieri, viene decretata la sua eliminazione, ma DK è un osso particolarmente ostico da rosicchiare, come la giudice e l’ignaro ispettore arriveranno troppo tardi a comprendere.

Però gli interrogativi iniziali rimangono tutti irrisolti: chi è DK? Come ha potuto organizzarsi in modo così capillare per compiere imprese tanto ardite? Perché agisce in questo modo? Come mai il suo corpo è attraversato da cicatrici strane, come se avesse subito un’autopsia?

Interrogativi che verranno probabilmente svelati in questa nuova stagione composta da 4 numeri: in ogni numero due episodi, disegnati dal melodioso Giuseppe Palumbo, sceneggiature del veterano Tito Faraci e copertine di Marco Buffagni, disegnate a pittura ad olio, una chicca che anche all’estero – soprattutto negli Usa – è stata particolarmente apprezzata.

Nuovo corso e nuova vita per Diabolik dunque, ma per chi volesse accostarsi al vecchio “Re del Terrore” – le cui avventure ebbero inizio del 1962 grazie all’intuizione geniale delle sorelle Angela e Luciana Giussani – ecco le storie che non dovrebbero mai mancare nella fumettoteca personale di ogni bravo diabolik/filo che si rispetti, almeno secondo il sito ufficiale della Casa Editrice Astorina e anche secondo il vostro Astrofilosofo che vi saluta e v’invita a scoprire il nuovo mondo di DK e a rendere lunga vita a Diabolik.

L’ARRESTO DI DIABOLIK

di A. e L. Giussani, Marchesi

Esce il 1 marzo 1963, è il terzo episodio della collana, e vede lady Eva Kant fare la sua entrata in scena. In questa storia con classe, astuzia e freddezza Eva salverà Diabolik dalla ghigliottina, e Il Re del Terrore capirà all’istante di aver trovato l’anima gemella, l’unica donna degna di stargli al fianco. Eva si presenta come la vedova di Lord Anthony Kant, morto in un misterioso incidente di caccia, anche se aleggia su Eva il sospetto di non essere estranea alla morte del marito. Solo più di quarant’anni dopo, nello speciale EVA KANT – QUANDO DIABOLIK NON C’ERA, scopriremo come erano andate realmente le cose.

Diabolik Prima Serie n. 3 

 

IL GRANDE RICATTO

di  A. e L. Giussani, Facciolo

Esce il 10 ottobre 1964, e introduce la duchessa Altea di Vallenberg tra i protagonisti della collana. L’ispettore Ginko si innamorerà subito, peraltro ricambiato, dell’algida duchessa anche se, all’inizio, il loro amore sembra non avere futuro a causa delle profonde differenze sociali tra i due. Il tempo dimostrerà che le previsioni erano clamorosamente sbagliate.

Diabolik Prima Serie n. 22

 

ANGOSCIA 

di  A. e L. Giussani, Facciolo 

Esce il 2 maggio 1966. Fa qui la sua prima apparizione una dolcissima bambina, Bettina, che grazie alla sua ingenuità riesce a conquistare la simpatia del Re del Terrore e di Eva. Bettina ritornerà in altri episodi, e, unico personaggio della collana, la vedremo nel corso del tempo “invecchiare” e trasformarsi in una splendida adolescente.

Diabolik Anno V n. 

 

LA MORTE DI EVA

di  A. e L. Giussani, Coretti, Facciolo

Esce il 27 novembre 1967. Per festeggiare il centesimo episodio in edicola ci voleva un’idea forte, e un titolo altrettanto scioccante. Ecco quindi una storia che cattura immediatamente il lettore perché, fin dalle prime pagine, Eva Kant sembra oltre ogni dubbio morta in un banale incidente d’auto.

Ovviamente così non è, ma la trovata narrativa di far credere alla scomparsa di uno dei protagonisti funziona sempre, soprattutto quando, come in questo caso, vediamo Diabolik completamente annientato dal dolore. È un Diabolik inedito, “umano” quello che si dispera, non ha più interesse a continuare a vivere, e ci porta a scoprire così la sua unica, vera debolezza: l’amore per Eva.

Diabolik Anno VI n. 24

 

DIABOLIK, CHI SEI?

di  A. e L. Giussani, Coretti, Facciolo

Esce il 4 marzo 1968. A quasi sei anni dalla prima apparizione in edicola, le sorelle Giussani decisero di soddisfare, almeno in parte, la curiosità dei lettori sulle misteriose origini di Diabolik. Ecco quindi questo episodio in cui il Re del Terrore, convinto che per lui sia arrivata la fine, racconta a Ginko i primi anni della sua vita, trascorsi su un’isola abitata da un gruppo di malviventi, a capo del quale stava un boss di nome King. Questa storia è solo l’inizio di un lungo collage, per altro ancora in corso, che ricostruisce, dettaglio dopo dettaglio, l’avventuroso e drammatico passato di Diabolik.

Diabolik Anno VIII n. 5

 

LA MORTE SULLA COLLINA

di  A. e L. Giussani, Zaniboni, Coretti

Esce il 27 settembre 1971. Per celebrare il duecentesimo numero della serie, le sorelle Giussani vollero uscire con uno storico episodio in cui Diabolik rivela la sua etica e il suo concetto di lealtà. Non sarà solo la prospettiva di un ricco bottino a portarlo ad aiutare Matteo, un vecchio patriarca che vive isolato lavorando la sua terra. Due mondi apparentemente lontanissimi, quello del Re del Terrore e quello del vecchio, si troveranno a confronto, e sarà proprio il senso dell’onore, comune ai due protagonisti, il filo conduttore di tutta la vicenda.

Diabolik Anno X n. 20

 

L’ULTIMO RIFUGIO

di  A. e L. Giussani, Bozzoli, Facciolo 

Esce il 31 luglio 1972. È il secondo dei rarissimi episodi “doppi”, vale a dire storie non autoconclusive ma divise in due puntate. Nella prima l’ispettore Ginko era venuto a conoscenza dell’ubicazione di tutti i rifugi di Diabolik, e in questa seconda parte Diabolik e Eva si ritroveranno senza casa, senza denaro e senza alcuna possibilità di utilizzare trucchi, a dover ricominciare tutto daccapo, contando solo sulle proprie forze e sulla propria ingegnosità. 

Diabolik Anno XI n. 16

 

MARCHIO DI FUOCO

di  A. e L. Giussani, Zaniboni, Facciolo – Essential 11: le undici storie migliori di Diabolik

Esce il 25 novembre 1974. Questo episodio “storico” si svolge in un Paese, il Kuantaj, facilmente identificabile con la Cina. L’uscita di questo albo suscitò non poco scalpore presso i lettori perché, per la prima volta, si trovava tra le pagine del fumetto una non troppo velata presa di posizione politica. Era in verità già successo, in occasione del referendum sul divorzio, che le sorelle Giussani dedicassero una pagina, destinata alla pubblicità, a esortare a votare NO all’abrogazione della legge. Ma vedere Diabolik rinunciare a un ricco bottino, perché conquistato dalla filosofia della gente del Kuantaj, fu un vero shock per molti fan del Re del Terrore.

Diabolik Anno XIII n. 24

 

UN AMORE NUOVO

di  A. e L. Giussani, Paludetti, Coretti

Esce il 9 dicembre 1974. È l’episodio che segna una tappa nell’evoluzione del rapporto tra Diabolik e Eva Kant. In periodo di sacrosante rivendicazioni femministe, anche Eva sentirà il bisogno di mettere in chiaro i termini del rapporto con il suo compagno. Diabolik dovrà così riconoscere che la donna che gli sta accanto non è semplicemente una partner d’avventure, ma anche una preziosa e insostituibile “collaboratrice”, dotata di una sua autonomia decisionale e organizzativa. Insomma, una complice decisamente alla pari. 

Diabolik Anno XIII n. 25

 

L’OMBRA DELLA MORTE

di Gomboli e Martinelli,  Torchio, Paludetti

Esce il 1 luglio 1994. Un episodio con un inizio anomalo: invece del consueto colpo da mettere a segno, troviamo Eva Kant che “consegna” Diabolik all’ispettore Ginko. Il motivo è semplice: un terribile virus sta decimando gli abitanti di Clerville, e solo in un ospedale Diabolik, in fin di vita, potrebbe essere adeguatamente curato. Così il Re del Terrore è fuori causa per tutto l’episodio mentre l’intreccio della storia porterà Ginko e la compagna di Diabolik a stringere, se non proprio una vera alleanza, almeno una sorta di “collaborazione” per venire a capo dell’intricata vicenda.

Diabolik Anno XXXIII n. 4

 

COLPO ALLA CIECA

di Cortini e Martinelli, Facciolo, Montorio 

Esce il 1 agosto 1999. In questo albo vengono ripresi due personaggi, Carlo e Daria, che erano già apparsi in precedenza e che sono gli unici a frequentare Diabolik ed Eva senza che questi ultimi indossino la maschera perché non vedenti. La storia è abbastanza forte e mette a dura prova sia Diabolik (anche fisicamente, perdendo temporaneamente la vista) sia Eva che darà fondo a tutte le sue doti per dimostrare quanto può essere efficace e letale come il suo compagno.

Diabolik Anno XXXVIII n. 8

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

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