ANCHE QUI C’È UN SIGNORE
(Roba del Pabuda…)
anche qui
pelato
che a degli orari suoi
prestabiliti
sempre uguali
fa il bucato
poi apre la finestra
e stende i panni:
lo si può ammirare
proprio quando il sole
picchia più forte
inondando di luce,
potenza e calore
il suo piccolo balcone.
è un signore elegante
forse timido,
forse solo un po’
formale:
stende il bucato
indossando
il suo blazer da casa blu scuro
e quando
tira su dal catino
di plastica azzurra accecante
un pezzo di bucato dopo l’altro
li guarda uno a uno
e sembra chiedersi
e questa roba cos’è?
di questo colore non può
essere certo cosa mia…
poi, come per risvegliarsi
da un piccolo incubo,
fa un gesto brusco
e sbatte con forza
quel pezzo
di tessuto fradicio
appunto per stenderlo,
tenendolo saldo,
pensa qualcosa
ancora un attimo
e subito
si sporge per poggiarlo
sulla cordicella più
lontana da lui
e più vicina al sole:
quando prende
le mollette per assicurare
ogni pezzo di bucato
i suoi movimenti accurati
ma incerti
tradiscono, suo malgrado:
amore per la precisione,
ma anche inesperienza
senso del dovere,
forse nostalgia, forse
disperazione.
nel corso del pomeriggio
il sole cocente asciuga tutto.