Antologia di realismo magico: chi vuole salire a bordo?

Sincronizzate le clessidre e le meridiane: il 30 settembre sarà l’ultimo giorno utile per partecipare alla selezione

Negli ultimi anni si parla molto di Weird. Letteralmente, weird significa: “strano”. Dare una definizione univoca del genere è difficile. È horror? Anche. È Fantasy? No. È realismo? Un po’ sì. I personaggi devono esserlo, realistici, perché il lettore deve provare emozioni. Ecco, forse la definizione più azzeccata potrebbe essere: «letteratura di persone comuni alle prese con l’inconoscibile, il meraviglioso, l’irrazionale, il sovrannaturale, il terrificante». E il fuoco viene posto sia sulla reazione dei personaggi di fronte a tali eventi, sia sulla descrizione e l’evocazione dell’elemento fantastico.

I padri putativi li conosciamo tutti, da Poe e Lovecraft in avanti.

Beh, però noi siamo italiani. Siamo latini. Il Weird è roba che hanno inventato gli americani, o comunque gli anglosassoni. Accidenti: perché dobbiamo sempre seguire le loro mode, le loro definizioni?

Infatti noi latini qualcosa di vicino al Weird ce l’abbiamo da decenni, e forse è anche meglio del Weird. Avete capito di cosa parliamo? È il Realismo Magico. Nell’ambito della letteratura, può apparire simile al Weird, ma presenta grosse differenze. Quali? Sul web si trovano le caratteristiche grossomodo comuni alle opere di questo filone, che sono ben riepilogate nella voce che Wikipedia gli ha dedicato. Eccone alcune:

un’opera di Realismo Magico

1) Contiene un elemento magico e sovrannaturale (o paranormale).

2) L’elemento magico può essere intuito ma non è mai spiegato.

3) I personaggi accettano invece di mettere in questione la logica dell’elemento magico.

4) Vi è una forte influenza di elementi psicologici o sociali nella determinazione dell’elemento magico.

È soprattutto il punto 3, a nostro avviso, che distingue il Realismo Magico dal Weird. Nel Weird vi è quasi sempre un rifiuto, almeno iniziale, del sovrannaturale; nel Realismo Magico tale elemento è in qualche modo “assorbito” dai personaggi, che spesso ne sono essi stessi responsabili (come percezione o come creazione vera e propria).

Esponenti di spicco di questo tipo di letteratura sono stati soprattutto i sudamericani (Borges, Cortàzar, Marquez, Allende, Aira ecc.) ma vi sono anche begli esempi anglosassoni (di recente Jonathan Carrol) e italiani naturalmente (Calvino, Buzzati, Landolfi, Ortese, Bontempelli; fra i contemporanei Michele Mari).

E allora perché non creare una bella antologia ITALIANA di Realismo Magico ITALIANO?

Non Weird: Realismo Magico.

Il gioco è semplice, se vi va di partecipare: componete un racconto di lunghezza massima di 20 cartelle editoriali (circa 40000 caratteri spazi inclusi) seguendo le quattro regole sopra con ambientazione e personaggi rigorosamente italiani, e inviatelo all’indirizzo delosrealismomagico@gmail.com entro il 30 settembre 2021. Se avete qualcosa di già rispondente alle caratteristiche va bene, purché sia inedito. L’indirizzo email è valido anche per inoltrare domande o richieste di chiarimenti.

Selezione dei racconti e cura dell’antologia saranno affidate a Maurizio Cometto, autore di numerose antologie di racconti fantastici e, per Delos, del ciclo fantasy «Il Libro delle Anime».

 

Redazione
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3 commenti

  • Che brutto nazionalismo fascistoide trapela da: “seguendo le quattro regole sopra con ambientazione e personaggi RIGOROSAMENTE ITALIANI“…
    db non mi piace per niente…

    • Maurizio Cometto

      Non c’è nulla di “fascistoide” dietro, ci mancherebbe altro. Nell’ottica della “contrapposizione” weird-realismo magico, si vuole semplicemente evitare di ricevere racconti ambientati in immaginari e poco credibili paesi di cultura anglosassone, oppure in italia ma con i protagonisti che si chiamano Kevin e Margaret (anche se in fondo non sarebbe così poco realistico, a ben pensarci…). Se poi riceveremo racconti in cui si affronta il tema dell’immigrazione intingendolo, appunto, di realismo magico, ben vengano.

  • Complimenti per l’iniziativa. Ho letto molti degli autori citati (penso come tutti) e pensare a un’antologia dedicata al Realismo Magico è fantastico. La leggerò con piacere e spero di ritrovare tra la selezione di racconti italiani una cura particolare per la lingua, una struttura evocativa delle frasi e una piena melodia verbale. L’altissima qualità stilistica distingue le storie di questo genere e le caratterizza. Non mi aspetto un editing Carveriano dunque… Un autore europeo che si avvicina a quelli citati è anche Zafon, con la sua Barcellona, la magia che sapeva mettere nelle sue pagine resta insuperabile. In bocca al lupo…

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