Aspettando le elezioni in El Salvador
La storia di María Guadalupe Rivas García de Mejía, candidata efemelista per il Consiglio Comunale di Tejutepeque
di Maria Teresa Messidoro (*)
A seguire un appello dell’associazione Lisangà
Il suo nome è María Guadalupe Rivas García de Mejía, è nata il 12 dicembre 1966 a Ilobasco, la cittadina delle tante botteghe di barro (la terracotta che si trasforma in miniature artigianali) nella regione di Cabañas, El Salvador.
Figlia di un operaio e di una casalinga, unica figlia con cinque fratelli, è sposata con tre figli, che lei stessa definisce una bendición de Dios, perché giungono ormai inaspettati dopo dieci anni di infertilità. E’ fondatrice nel 1992 dell’Istituto di Educazione Superiore Cristóbal Iglesias di Tejutepeque, una cittadina nelle vicinanze di Tejutepeque; per dodici anni è contemporaneamente insegnante e direttrice della scuola, poi lascia la docenza e mantiene il suo ruolo direttivo.
Con soddisfazione, nel 2017, riceve il riconoscimento ufficiale per aver organizzato a Tejutepeque la campagna di alfabetizzazione degli adulti, ottenendo il risultato di far dichiarare la città libera da analfabetismo.
Ha una famiglia incredibilmente numerosa, quando ci si incontra le sedie da sistemare nel patio sono più di trenta; ama cucinare e ballare, oltre ai lavori di casa, che svolge con puntiglio ed anche con un po’ di orgoglio.
Maria Guadalupe, per tutti Lupe la directora, è una donna salvadoregna come tante, grassottella, parlantina veloce, tanta curiosità e anche a volte un po’ di apprensione, come quando è stata scelto dal suo collegio docenti come rappresentante e portavoce dell’Istituto Iglesias per un progetto di gemellaggio con una scuola italiana. E’ venuta a trovarci l’anno scorso, con il suo entusiasmo e la sua meticolosità nel lavoro.
Ora Lupe ha accettato un’altra sfida: sarà candidata con FMLN, il partito di sinistra nato dalle forze guerrigliere che hanno firmato gli accordi di pace nel 1992, per il Consiglio Comunale di Tejutepeque, al fianco di Don Denis Castellanos, l’attuale sindaco. La lista, capeggiata dallo stesso Denis, che ritenta la rielezione, comprende un Sindico (nella legislazione salvadoregna il corrispondente del nostro vice sindaco e responsabile economico) e due Concejales Regidores, di cui uno sarà appunto Lupe.
Le abbiamo chiesto perché ha scelto di mettersi in gioco.
Ecco la sua risposta: “In primo luogo, sono sempre stata simpatizzante del FMLN, come tutta la mia famiglia; inoltre, da molti anni, il partito insisteva affinché collaborassi in modo più attivo, in quanto sono una persona conosciuta a Tejutepeque. Però finora mai mi ero decisa ad accettare, avevo paura, anche perché non ho mai partecipato direttamente alla vita politica. Un giorno don Denis è venuto a casa mia e mi convinse; ne parlai con la mia famiglia, che ha deciso concordemente di appoggiare la mia scelta; l’ho fatto per l’amore che sento per l’FMLN e per la considerazione che ho delle persone che mi hanno voluto coinvolgere; ma la paura non è ancora passata del tutto”.
Quando le abbiamo chiesto qual è la sua ipotesi sui risultati in questa tornata elettorale, ci risponde con franchezza: ”Scommetto che non sarà facile né a livello locale, né in quello nazionale, nonostante tutto ciò di buono che ha realizzato il Frente in questi anni. La nostra gente è molto semplice, facilmente influenzabile dal bombardamento dei mezzi di comunicazione, sempre schierati con la destra, a cui chiaramente non conviene un governo di sinistra; il partito dell’oligarchia, ARENA, ha sempre cercato di ostacolare nell’Assemblea Legislativa (dove ha la maggioranza) tutti i programmi a favore della popolazione,per screditare le scelte del governo. Sarà dunque necessario lavorare sodo e non mi tirerò indietro nel mio piccolo”.
Certamente Lupe non ha molta esperienza nel campo politico, però è determinata e con grande entusiasmo: ”Mi sono ritrovata due volte con Don Denis, per pianificare il lavoro da svolgere nella campagna elettorale, che è formalmente iniziata domenica 4 febbraio, quando nel parco della cittadina la lista ha incontrato le persone accorse anche dalle frazioni più lontane per ascoltarci e conoscerci. Molti che mi conoscono hanno apprezzato la mia scelta. Faremo la lotta necessaria”.
Aggiungiamo noi, per vincere.
(*) vicepresidente Associazione Lisangà culture in movimento
Qui un appello dell’associazione Lisangà: El Salvador: contribuire all’educazione per favorire l’autogestione