BEAT GENERAZIONE ITALIANA ..

di Sandro Sardella

un amico di Bergamo mi parla di un libro .. di un incontro con

l’autore .. dove si parla di “beat generazione italiana” ..

non immaginavo ci fosse tale pubblicazione antologica .. ricordavo

un corposo capitolo con tanto di foto nel libro di Fernanda Pivano

“C’era una volta un beat” – 10 anni di ricerca alternativa (Arcana

Editrice – Roma -1976) .. pensavo il tema fosse esaurito .. anche se

la memoria mi riportava al florilegio di ciclostilati di rivistine

autoprodotte che negli anni ’70 trovavi alla Feltrinelli alla Calusca

di Primo Moroni et altre librerie alternative .. “buona stampa” che

in quegli anni .. oltre ai saggi politici politici .. divoravo ..

quindi è con grande sorpresa che ho acquistato e letto: Antologia a

cura di Alessandro Manca  “UCCELLO NEL GUSCIO”

– la letteratura beat italiana  – prefazione di Gianni Milano

La Nuova Carne Edizioni – 2024 ..

Finalmente! .. la storia dell’underground letterario degli anni ’60

e parte dei ’70 del secolo scorso .. con questa corposa antologia

torna a galla .. rompe il silenzio che la sotterrava .. d’altra parte

molta intellettualità dell’epoca era indaffarata con l’avanguardia

con la rivoluzione per la conquista della corporazione letteraria ..

Alessandro Manca con questo enorme lavoro di ricerca ci propone

scritture vive degli slanci di una generazione alla ricerca di un

nuovo modo di vivere per stare fuori dall’appiattimento dalle gabbie

delle società dei consumi dalle gabbie delle ideologie ..

con poesie racconti lettere drammi in questa necessaria antologia

emerge una storia letteraria e esistenziale marginalizzata o lasciata

alla narrazione giornalistica .. ( ricordo certi titolacci di fogli come

La notte .. il Corriere della Sera .. che sbraitavano sui capelloni  ..

le tende di Barbonia .. la droga .. i viaggi in India .. i beat americani

.. Jack Kerouac ubriacone .. Allen Ginsberg culattone drogato .. etc)

in queste pagine .. stupore tenerezza  .. iniziando da se stessi .. un

vivere .. quanti nomi .. quante situazioni ..in queste pagine si

ritrovano e si ricompongono tessere di un mosaico che mostrano la

ricchezza di quegli anni .. dal potere sempre ostracizzati denigrati

.. vorrei anche ricordare la pregevole e preziosa attività di Matteo

Guarnaccia .. fine artista dell’underground italiano .. attività che

si intreccia con il lavoro di studioso militante di Alessandro Manca.

 

*

Poesia di OM (Gianni De Martino) del 1967, tratta con qualche

variante, da “Mondo Beat” n.4, 31 maggio, 1967

Ho bevuto alle fontanelle

delle piazze monumentali,

diviso sigarette e parole

negli alberghi della gioventù

e udito mille treni fischiare

all’alba

e camminavo verso un convento

in lontananza, per una scodella di minestra.

Al crepuscolo cercavo la nota musicale

smarrita nell’infanzia   –

quando mio padre dettava

e mia madre cantava.

Poi andavo a dormire

sotto i ponti o nei cantieri  –

splendidi cantieri di rovina.

E al mattino di nuovo sulla strada  –

la mia Università, quando camion

rombanti mi sfioravano

e – niente chiacchere – mi si parava davanti

l’autostrada, dove tutto è solo

Realtà.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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