BEAT LOOP

di Pabuda

vorrei

tempestare di nuovo,

suonarlo tutto d’un fiato,

batterlo giusto sul tempo

e ricominciare da capo,

seguire il ritmo in silenzio,

riprendere il beat

proprio dove s’è spento,

ricominciare da capo,

accelerare se è lento,

battere colpi nel vento,

ritmare il soffio del suono

appena s’è ammutolito.

vorrei vedere se è bello,

vorrei sentire se suona

e se suona bene davvero…

beh, allora, riprenderei

percuotendo le pelli tese

e sbattendo più veloci

le palpebre

e dondolando le spalle

e pigiando sui tasti:

ricomincerei, ricomincerei

da dove tutto è iniziato

per scoprire se torna

o se si prende una pausa

questo ritmo rotondo,

ben preciso e sbilenco,

o se prosegue infinito,

ipnotico, denso

questo ritmo del giro,

del ritorno del tempo

UNA PICCOLA NOTA

Visto che Pabuda oggi è stroncato da un luuuuuuuuungo mal di denti e dunque non vedo l’annunciata nuova poesia, recupero io (senza autorizzazione) una sua vecchia neuro-poesia. Le lmdbu (larghe masse del blog universo) non possono attendere oltre (db)

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • belin, che che furia, che ansia, che precipitazione!
    devo aver dormito, causa imbottimento di farmaci, suppongo, più del solito.
    invece che alle solite sane 5, mi son alzato alle 8. db non m’ha lasciato manco il tempo di pisciare e preparare il caffé e ha riesumato “beat loop” dagli archivi dei servizi segreti giamaicani. il pezzo merita, ma poco dopo (dopo la pisciatina e il caffé alla napoletana) ho postato un’altra neuropoesia, più recente e drammatica: “suicidio altrui”. così oggi le lmdbu si beccano doppia razione!

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