Bernie Sanders scrive a Joe Biden…
…e per conoscenza ai “sandersiani e alle sandersiane” della bottega del Barbieri (Italia)
Dear Joe, è arrivato il momento di sotterrare l’ascia di guerra, come dicevano i nativi di queste terre.
Il momento è grave, e accetto di non continuare a dare battaglia, toccherà a te, se le cose andranno come devono andare, contendere la Presidenza a Donald Trump (quel tipo che canterà vittoria se per il coronavirus ci saranno “solo” 100000 morti).
Io, lo sai, andrò a votare alle elezioni e voterò chi sarà scelto nella convention del partito (e sarai tu).
Come sai i miei voti li ho presi soprattutto fra i giovani, tu sopratutto fra i lavoratori e i pensionati.
Ho paura che se io non sarò il loro candidato quegli straordinari giovani (che sono il futuro dell’America) potrebbero, sbagliando, non andare a votare, e non possiamo permetterci altri quattro anni di Trump.
E quindi ti chiedo di conquistarli, e ti suggerisco tre temi su cui potrai far colpo e stupirli.
Sai che i miei nemici e avversari mi chiamano Bernie il socialista, e quello che vorrei per il nostro grande paese èqualche riforma che stupirà gli europei, addirittura.
I tre temi urgenti, secondo me, sono i seguenti:
– una sanità pubblica e per tutti (e questa pandemia dovrebbe insegnarcelo);
– un sistema fiscale che faccia pagare di più i ricchi;
– regole umane per i migranti (noi siamo i figli, i nipoti, i pronipoti di emigranti, e siamo americani), adesso li mettiamo dentro gabbie e dividiamo i bambini dai genitori, una barbarie.
So che per te non è facile condividere questi temi, ma secondo me saranno queste cose che renderanno l’America grande di nuovo, e che le daranno un rinnovato primato morale nel mondo.
Non ti chiedo un accordo per avere posti nel governo che toccherà a noi guidare, ti chiedo solo di non far vincere Trump, affrontandolo con una politica e proposte davvero alternative.
Ce la possiamo fare.
(*) Anche questa narrazione – come quelle attribuite a Giuseppe Conte, el presidente Mattarella, al Ministero della Pubblica Istruzione – appartiene a «Il cuscino della notte», una vecchia, piccola tradizione del blog-bottega che state leggendo. Le persone più assidue hanno già incrociato qui Carlo Giovanardi redento e un leghista pentito, le borracce e Mary “Starr” Gelmini, il discorso più importante di Pio Laghi, un articolo di Marie Laveau, persino Lorella la più amata alle prese con la santa CONAD … e altri post che appartengono (e apertamente lo dichiarano onde evitare equivoci) a un genere molto particolare: missive e articoli MAI scritti, dichiarazioni che persone “in vista” NON hanno pronunciato o pensato, cronache di avvenimenti GIAMMAI accaduti, sogni altrui e abusivi, recensioni di libri IMPOSSIBILI (genere in cui anche Umberto Eco si dilettò). La totale inattendibilità è dunque ammessa in partenza almeno nei confronti di questo contingente universo dove attualmente abitiamo. Siamo nel “cuscino della notte” (dove si aggirano desideri e incubi), nella terra degli Elfi o – se vi piace la fantascienza – in mondi paralleli. Una celebre rubrica della «Settimana enigmistica» si intitola: “Vero o falso?”. Ma una prospettiva simile appare pedante e limitata. Infatti in compagnia di bugie e verità esistono anche il verosimile e suo zio il paradosso; il silenzio che confessa e il desiderio che nuota controcorrente; sberleffi e possibilità. Dunque c’è un “cuscino” dove un whistleblower ha posato una lettera indirizzata a Francesco Masala, che volentieri la condivide in bottega.