Bonifica dell’ex-Norma: ancora un rinvio?
di Vito Totire (*)
con un post scriptum religioso-antropologico
al sindaco di Casalecchio di Reno
alla Prefettura di Bologna
al direttore del dipartimento di sanità pubblica Ausl
Abbiamo chiesto al DSP della Ausl se sia stato presentato un piano di lavoro per la tettoia in cemento-amianto del capannone s. Lucia. Non abbiamo ricevuto risposta; dunque non possiamo essere certi che esista..
Già abbiamo esplicitato le nostre critiche alla condotta della Ausl e del Comune di Casalecchio che sbagliano nel dare facoltà al proprietario di scegliere la modalità tecnica di approccio al “problema”. A nostro avviso il contenuto dell’ordinanza del Sindaco avrebbe dovuto (e dovrebbe) essere perentorio nel chiedere la bonifica integrale.
Ma sorge un dubbio: se non è stato ancora presentato un piano, considerato che la Ausl ha 30 giorni di tempo per vagliarlo, siamo certi che – pur delegando (erroneamente) la scelta alla proprietà – “qualcosa” venga fatto entro il 31 marzo 2020?
Pare di cogliere qualche (tardivo) cenno di “autocritica” da parte della Ausl; l’ultimo rinvio sarebbe “motivato” dalla difficoltà di operare in condizioni climatiche di elevata umidità?
Sorvoliamo sul fatto che questo inverno si è mostrato fra i più secchi dall’inizio del secolo scorso. La Ausl sostiene che la bonifica integrale dalla paventata umidità non sarebbe stata rallentata! E allora?
La vicenda sta diventando kafkiana e non vorremmo che una volta si rinvia perché è troppo umido, una perché è troppo freddo, una perché è troppo tiepido, infine per altri imprevedibili motivi …
Abbiamo proposto un tavolo di confronto coordinato dalla Prefettura che peraltro è sempre intervenuta con rapidità a sollecitare chiarimenti e trasparenza. Ormai se facciamo un tavolo sarà via skipe (per il corona virus) ma è preferibile comunque perché la vicenda della ex-Norma è diventata, per i cittadini, oltre che rischio sanitario, fonte di distress e di comprensibile sfiducia nei confronti di alcune istituzioni.
A nostro parere si stanno accumulando ritardi inaccettabili e occorre recuperare tempo e credibilità convertendo l’ordinanza sindacale verso la bonifica integrale e chiedendo all’Uopsal-Ausl di approvare d’urgenza il piano (con eventuali disposizioni o prescrizioni se necessarie) in maniera che quantomeno entro il 31 marzo 2020 il sito possa essere dichiarato definitivamente indenne da cemento-amianto.
(*) Vito Totire è medico del lavoro e presidente di AEA, l’Associazione esposti amianto e rischi per la salute
POST SCRIPTUM
Un parroco di Casalecchio ha invocato san Sebastiano per la protezione dal corona virus. Come da alcuni lavoratori della “direttissima” veniva chiesta la grazia (contro la silicosi) a san Rocco.
In effetti Sebastiano si presterebbe bene anche per l’amianto: si pensi alla simbologia frecce-fibre…
San Biagio è invocato come protettore contro le malattie della gola; la zona della ex-Norma è proprio San Biagio mentre il capannone ancora da bonificare è intitolato a santa Lucia (protezione degli occhi)…
La questione sta rivelandosi di interesse oltre che ambientale e sanitario anche antropologico. In effetti il richiamo ai santi cresce quando le istituzioni laiche vanno in tilt come la coppia Ausl-Comune di Casalecchio…