Bonifica Romagna: il bavaglio di Roberto Brolli
di Davide Fabbri
SIAMO ALLE SOLITE. IL POTENTE DI TURNO ANNUNCIA QUERELA CONTRO DAVIDE FABBRI: E’ ROBERTO BROLLI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO BONIFICA ROMAGNA
Ho pubblicato da marzo scorso una inchiesta – sono 5 puntate per ora – sull’attività politico-amministrativa del Consorzio di Bonifica della Romagna (CBR). Un lavoro di approfondimento molto dettagliato, con dovizia di particolari. Nel mio profilo Facebook e in questo blog “La Bottega del Barbieri” trovate tutte le puntate. A breve pubblicherò altre notizie sulle ombre gestionali di questo ente di diritto pubblico che amministra ingenti soldi della collettività, finanziato dai proprietari di immobili (terreni, abitazioni e/o fabbricati in genere) attraverso tributi obbligatori, governato dalla politica. Oggi mi limito a commentare il comunicato stampa del presidente del CBR Roberto Brolli, di Santarcangelo di Romagna, che annuncia (velatamente) le solite e banali querele contro il sottoscritto. Le iniziative di chi annuncia querela per il reato di diffamazione a mezzo stampa, come in questo caso, sono riconducibili in larga misura ad azioni strumentali, che compromettono la serenità di un blogger indipendente di provincia, con grave incidenza sul diritto di cronaca e di libera espressione del pensiero, essenziali in un regime democratico.
Pubblico anche la foto dell’articolo che appare oggi sul Resto del Carlino di Cesena, con l’eloquente e condivisibile commento – a difesa della libertà di espressione – del redattore capo del Resto del Carlino Cesena Emanuele Chesi, il quale fra l’altro afferma in riferimento al comunicato stampa di Brolli: «Inaccettabili sono le accuse alla stampa di aver violato la privacy degli indagati e aver diffuso notizie per frenesia di scoop. La privacy non ha nulla a che vedere con la pubblicazione di notizie riguardanti un’inchiesta della magistratura: atti pubblici in quanto già a conoscenza delle parti. E nessuna ansia di scoop: semplice e doveroso diritto di cronaca riguardo un ente che amministra milioni di euro di denaro pubblico».
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni. Il comunicato stampa del presidente Brolli contiene tanta “fuffa”, oltre al tentativo di sviare l’attenzione dei destinatari proponendo le magnificenze del gestore del potere nel CBR. Brolli è palesemente in difficoltà e lancia generiche insinuazioni. Il comunicato di Brolli è un esempio di quelli che si studiano nei corsi di scienza della comunicazione, in particolare è materiale dell’esame di “psicologia della comunicazione”. Esordisce affermando: «»Negli ultimi giorni su una testata locale (il Resto del Carlino di Cesena NDR) e su alcuni social (il profilo Facebook di Davide Fabbri NDR) sono state divulgate sul CBR informazioni tendenziose le cui fonti, probabilmente mosse da ritenute violazioni di interessi del tutto personali, risultano prive di qualunque fondamento e ben lontane dalla realtà dei fatti» . L’affermazione è apodittica, come vedete: chi legge dovrebbe credere sulla parola all’estensore del comunicato stampa, che oltretutto insinua che al fondo dell’inchiesta si annidino «interessi personali» utilizzando un avverbio che nel momento stesso… ritratta immediatamente: «informazioni tendenziose» … «probabilmente mosse».
Il presidente Brolli parla di «facile scoop», «facile consenso», «facile notizia» quali obiettivi dei giornalisti, accecati da una volontà di sensazionalismo che nega strumentalmente «la corposa e quotidiana attività svolta da tutta la struttura consortile nel reale ed effettivo interesse esclusivo, questo sì, della collettività», sviando totalmente il discorso dai fondamentali della notizia. Alla fine non sembra importante stabilire quale sia la verità, ma la rilevanza del soggetto “Consorzio”, documentata da un profluvio di dati tanto interessanti quanto inutili in quella sede. Il giudizio finale appare più un gesto di disperazione che un confronto dialettico sul merito con chi ha dato notizia sui social (il sottoscritto) e sui giornali (Paolo Morelli de Il resto del Carlino di Cesena) delle ombre gestionali di un ente importante che amministra soldi pubblici: «»Non è pertanto possibile, se non negando la realtà, che una macchina così complessa, che ho l’onore di presiedere, con attività così composite e articolate possa essere semplicisticamente ridotta e messa in cronaca per vicende squisitamente interne volte a migliorare il lavoro di squadra, isolando chi, non avendo rappresentanza, antepone il pregiudizio, il mancato rispetto dei ruoli e l’interesse di pochi a quello della collettività». Ovvero, in soldoni: voi che non siete d’accordo con l’unica mia verità, dovreste rimanere in silenzio. L’unica affermazione di Brolli che mi sento di condividere totalmente è la seguente: «Piena fiducia nella magistratura, che al termine delle proprie indagini saprà porre definitivamente l’accento sulla verità».
LA FOTO: l’articolo de «il Resto del Carlino» (edizione) di Cesena di oggi 7 novembre