«Braccialetti» per i richiedenti d’asilo
Lettera a Luca Fanotto, sindaco di Lignano Sabbiadoro
di Bozidar Stanisic
Egregio signor sindaco,
a Palmanova, all’incontro dei sindaci dei comuni della Regione FVG del 10 febbraio 2015 sul tema di accoglienza dei richiedenti d’asilo, ho notato che lei nel suo intervento sulle persone accolte nel territorio del comune di Lignano ha dato importanza sia alla speranza che quest’accoglienza non si protragga nel periodo estivo (perché la cittadina vive di turismo) sia al fatto che queste persone portino un braccialetto identificativo.
Alla fine degli interventi dei sindaci – presente in veste del presidente del Centro “E. Balducci” di Zugliano – sono intervenuto sulla questione braccialetti. La giornalista del «Messaggero Veneto» (nell’edizione del quotidiano dell’ 11 febbraio 2015) ha riassunto così: «Non voglio che la mia richiesta tolga merito a chi opera per l’accoglienza. Il Comune di Lignano, accettando 80 persone, ha fatto un bel gesto che va riconosciuto. Ma far portare un braccialetto… mi porta lontano nel tempo quando i diversi dovevano portare segni distintivi. È stata una scelta sbagliata, dettata forse da motivi di opportunità, ma non potevo tacere. Quel segno venga tolto, e al più presto».
Lei, egregio signor sindaco, non mi ha risposto subito. Ricordo bene che si era alzato ed era uscito dall’incontro prima della fine. Tuttavia ha risposto nello stesso articolo del «Messaggero Veneto»: «Non si tratta di un braccialetto discriminatorio. È stato messo dalla Croce Rossa, ma solo per facilitare alcune operazioni… Un po’ come quando si va in piscina che agli ospiti viene messo un braccialetto. Non ha altra valenza…».
Ho provato a rispondere alla sua spiegazione, ma il «Messaggero Veneto» non ha ritenuto interessante la mia precisazione. Il 20 febbraio e poi l’8 marzo ho spedito all’indirizzo elettronico dello staff del sindaco (4 persone) una richiesta molto breve che ripeto ora: «La questione braccialetti per me ha una valenza che si collega con le memorie del 20° secolo e non credo ci sia bisogno di usare troppe parole… Se questi braccialetti sono stati proposti dalla Croce Rossa, ritengo sia giusto che lei intervenga perché i richiedenti d’asilo sono ospitati nel territorio del Comune di Lignano. Aggiungo che nessun altro Comune della Regione FVG ha usato questi mezzi di riconoscimento. Il fatto che lei non risponda alle lettere non è grave. Semplicemente lei non è l’unico in questo Paese che pratica questa “cultura” della non risposta. Intanto provveda sui braccialetti: provi (almeno per 2-3 secondi) a immaginarsi nelle vesti di un profugo, richiedente d’asilo. L’ultima questione riguarda l’empatia. Forse essa non è molto utile come mezzo per aumentare le visite turistiche, ma credo vada bene contro gli imbarbarimenti dei nostri tempi. E se ci siamo imbarbariti – coscientemente o no – neppure l’acqua della piscina può aiutarci. Bozidar Stanisic – scrittore».
LA VIGNETTA IN APERTURA E’ DI ENERGU