Bucciarelli, Gandolfo, Panvini e Zechen più…
… una guida alla letteratura Usa
recensioni di Valerio Calzolaio (*)
Luoghi di romanzi. Tempi di scrittura. Abbiamo bisogno di aiuto e studio per trovare le parole, non solo di spontaneità! Un poche ci verranno spontanee se abbiamo ben osservato, ascoltato, letto, giocato, redatto. La brava scrittrice milanese Elisabetta Bucciarelli («Scrivo dunque sono. Trovare le parole giuste per vivere e raccontarsi», Ponte alle Grazie 2014, pagg. 206 euro 15) ha una formazione teatrale e in quasi venti anni ha animato molti laboratori di scrittura, animazione, sceneggiatura. Ci consegna ora un filo di pensieri organizzato per riflettere sulle parole e per tentare la strada di un romanzo, con relativi esercizi che ognuno può fare, da solo o in compagnia. Quale persona usare, i personaggi, l’apporto di tutti i sensi, la forma letteraria o diaristica, le parole chiave, metafora e drammaturgia, influenze calcistiche, passato e futuro, silenzi e interpunzioni, lipogrammi e tautogrammi, i dialoghi. Non è un manuale, piuttosto vengono punzecchiati i nervi sensibili per dipingersi e relazionarsi, appropriarsi meglio di ciò che abbiamo intorno. Con immancabili sette regole finali e originale personale bibliografia. Interessante.
Andrea Gandolfo
«Sandro Pertini. Dalla Liberazione alla Solidarietà nazionale. 1945-1978»
Aracne editore
pagine 882, 37 euro
Alessandro Pertini detto Sandro morì il 24 febbraio di 24 anni fa, era del 1896, aveva 93 anni. Il conterraneo ligure Andrea Gandolfo ha completato il secondo volume di un imponente biografia in tre tomi: «Sandro Pertini. Dalla Liberazione alla Solidarietà nazionale. 1945-1978». Il primo volume copriva gli anni dalla nascita alla Resistenza, 1896-1945. Il secondo segue la grande personalità socialista lungo l’Assemblea Costituente e le 7 consecutive legislature da deputato che infine lo vedranno alla presidenza della Camera (1968-1976), poi all’immediata vigilia della presidenza della Repubblica. Leone si dimise il 15 giugno e Pertini fu eletto l’8 luglio 1978, questo sarà l’incipit del successivo volume. Testo accurato, note bibliografiche, precisa cronologia, importante indice dei nomi citati.
Pechino. Una primavera e un’estate fra tempeste di sabbia color kaki e rigido martellante vento. Il 25enne Dunhuang, arrivato nella metropoli da due anni, vissuto di espedienti, esce dal carcere. Vi è rimasto solo tre mesi perché il complice si è addossato la colpa della falsificazione dei documenti. Grande e grosso, ama il piccante e beve molta birra. Incrocia una graziosa 28enne che vende Dvd pirata, se ne invaghisce, comincia anche lui il commercio e vede molti dei film che smercia (tanti quelli celebri italiani del passato). Vive in pochi metri quadrati; vaga per la città, sui mezzi e in bici, a piedi e di corsa. Scappa spesso. Si sente in colpa per l’amico ancora dentro, mette da parte qualche soldo, gli cerca la ragazza con cui stava. Ne ricordava solo il culo, la trova tardi e se ne innamora. Lei va anche con altri, non si sa bene cosa ne nascerà. E’ un soffio grigio la storia raccontata dal bravo scrittore 35enne cinese Xu Zechen («Correndo attraverso Pechino», Sellerio 2014, pagg. 198 euro 15; originale 2008, traduzione di Paolo Magagnin), in terza fissa (con una sola rapida eccezione). Huoguo a centro tavola e colonne sonore varie.
Usa. 1945-2014. Gli americani hanno poco più di quattro secoli di storia, una letteratura autonoma (senza riferimenti anglosassoni) è riconosciuta solo da circa settant’anni (anche nei cataloghi degli editori europei). E solo da meno di cinquanta il dominio etnico bianco e protestante ha lasciato spazio a una pluralità di razze, classi, provenienze, generi (anche giallo-noir) fino all’attuale caleidoscopio di voci e parole. Cinzia Scarpino, Cinzia Schiavini e Sostene Massimo Zangari, tre giovani competenti studiosi (a Milano), hanno realizzato un originale manuale («Guida alla letteratura degli Stati Uniti, percorsi e protagonisti 1945-2014», Odoya 2014, pagg. 554 euro 24) con appendici su musica, poesia, teatro e 39 capitoli bio-bibliografici su altrettanti scrittori (nove scrittrici). Asimov, Auster, Baldwin, Barth, Barthelme, Bellow, Burroughs, Capote, Carver, Cheever, Cisneros, DeLillo, Dick, Didion, Doctorow, Ellison, Ellroy, Kerouac, King, Kingston, Lansdale, Le Guin, Mailer, McCarthy, Momaday, Morrison, Nabokov, O’Connor, Paley, Puzo, Pynchon, Roth, Salinger, Silko, Tyler, Updike, Vonnegut, Walker, Wallace. Segnalo Hunter (non McBain) a pag. 525.
Guido Panvini
«Cattolici e violenza politica. L’altro album di famiglia del terrorismo italiano»
Marsilio
Pagine 400, 22 euro
Italia. 1960-1984. Ci furono molte violenze politiche, frequenti stragi e attentati, la strategia della tensione, un terrorismo nero cui presto si affiancò il terrorismo rosso. Talora culture cattoliche parteciparono a scelte, pensieri, attività, comportamenti violenti. Il 35enne studioso romano Guido Panvini racconta sul piano storiografico, con dovizia di particolari e documentazione critica, il rapporto fra «Cattolici e violenza politica. L’altro album di famiglia del terrorismo italiano». Si va dalla repressione del governo Tambroni alle ricerche sul terrorismo in fabbrica della Fim-Cisl. Lo spunto iniziale e la parte conclusiva fanno riferimento ai protagonisti e ai commentatori del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro nel 1978. Interessante.
(*) Le recensioni di Valerio Calzolaio escono in prima battuta sul settimanale «Il salvagente» (db)