Caffettiere e ambiente
Un articolo di Giorgio Nebbia, il sommario del nuovo numero di «Cns – ecologia politica» e un appello
Che cosa c’entra una caffettiera con l’ambiente ? Forse più di quello che si creda perché la stessa persona, Benjamin Thompson (1753-1814) che ha scoperto alcune leggi fondamentali che consentono oggi di “perdere” meno calore nell’ambiente e che ha inventato dispositivi per diminuire l’inquinamento, ha inventato anche nel 1806 la prima caffettiera, quella a percolazione usata negli Stati Uniti (la caffettiera “napoletana”, comune da noi, è stata inventata invece dal francese Morize. nel 1819). Thompson, di cui ricorre quest’anno il bicentenario della morte, fu un personaggio straordinario, davvero fuori del comune perché ebbe una vita avventurosa, fu prolifico inventore, apprezzato scienziato e partecipò intensamente agli eventi politici del suo tempo.
Thompson nacque a Woburn, nel Massachusetts, uno degli Stati delle colonie americane allora sotto gli inglesi; frequentò le scuole elementari del suo villaggio e a 13 anni fu assunto da un mercante di Salem, nello stesso Stato, il che gli diede l’opportunità di frequentare persone istruite e benestanti e di migliorare la propria educazione. Nel 1772, a 19 anni, la sua vita ebbe una svolta; conobbe e sposò una ricca vedova che aveva ereditato una tenuta a Rumford, alla periferia della città di Concord nel New Hampshire e che lo introdusse fra l’alta borghesia. Allo scoppio della rivoluzione americana (1775-1783), cioè la guerra dei coloni contro gli occupanti britannici, come grosso proprietario terriero Thompson si schierò con gli inglesi contro ”i ribelli”; in questa occasione fece le prime osservazioni sul calore che si sviluppa nei cannoni, dall’attrito dei proiettili nella canna; intuì e spiegò che il calore era una forma dell’energia proprio come quella meccanica dell’attrito fra due corpi.
Il concetto dell’equivalenza fra calore ed energia meccanica furono pubblicati in Inghilterra nel 1781 e riscossero grande attenzione; quando, alla fine della guerra, Thompson si trasferì a Londra (piantando in asso la moglie in America) era già noto e apprezzato, partecipò all’attività delle società scientifiche e fu nominato ”sir” dal re Giorgio III. La sua anima inquieta lo spinse a trasferirsi, nel 1785, in Baviera dove divenne aiutante di campo del principe Carlo Teodoro (1724-1799); qui rimase undici anni nei quali contribuì a diffondere la coltivazione della patata, studiò metodi per cuocere razionalmente il cibo consumando poco carbone e inventò una “zuppa” nutritiva a basso costo, utile per l’alimentazione delle classi povere, dei soldati e dei carcerati, una ricetta che fu utilizzata per molti decenni e che è ricordata con apprezzamento da Carlo Marx nel 22° capitolo del I libro di «Il capitale».
Il principe gli procurò il titolo di conte del Sacro Romano Impero e Thompson scelse il nome di Rumford, la cittadina americana da cui erano cominciate le sue fortune. Dal 1799 Thompson, ormai conte Rumford, visse fra Francia e Inghilterra; erano anni tempestosi, dopo la morte della moglie (quella abbandonata in America) nel 1804 Thompson sposò la vedova del grande chimico francese Antoine Lavoisier (1743-1794), borghese rivoluzionario a cui la rivoluzione francese non risparmiò il taglio della testa. Thompson continuò a vivere tra la Francia e l’Inghilterra; partecipò alla fondazione di istituzioni scientifiche, fu eletto in varie accademie internazionali e fu anche nominato professore nell’Università di Harvard. I suoi scritti occupano cinque grossi volumi.
Dal punto di vista dell’economia, dell’energia e dell’ambiente le osservazioni di Thompson anticiparono di oltre mezzo secolo gli esperimenti che consentirono a James Joule (1818-1889) di misurare esattamente, ma solo nel 1850, che una caloria equivale e 4,18 unità di lavoro meccanico, l’unità che oggi chiamiamo “joule”. Ma vanno ricordate le invenzioni che consentirono la modificazione dei camini delle stufe; se si restringe il diametro del camino dal basso verso l’alto migliora il tiraggio e si disperdono nell’aria esterna i fumi nocivi e puzzolenti che prima spesso restavano all’interno delle case. Con lo stesso criterio Thompson perfezionò i forni industriali; il suo forno per la produzione della calce dalla cottura del calcare teneva separato il carbone dal calcare e in questo modo si otteneva della calce di migliore qualità, più pura, consumando anche meno energia, proprio secondo i criteri “ecologici” a cui ci si dedica oggi.
Dal punto di vista dell’economia energetica Thompson studiò a lungo la trasmissione del calore e riconobbe che l’aria stazionaria è un buon isolante termico, ma pensò che tutti i gas e anche i liquidi impedissero le perdite di calore, e non è così; ma stiamo parlando di esperimenti di oltre due secoli fa. Sempre per consumare meno energia Thompson perfezionò le cucine domestiche, attento insieme agli aspetti economici, ma anche alle condizioni che rendevano migliore la vita delle famiglie e dei lavoratori.
I suoi studi permisero di migliorare le candele di cera e le lampade a olio; per valutare l’intensità dell’illuminazione propose come unità di misura la “candela”, un nome usato ancora oggi (una lampada fluorescente da 40 watt produce una illuminazione di circa 200 “candele”) e si occupò anche della misura dei colori. Insomma, il benessere della nostra vita quotidiana deve molto al conte Rumford, che da duecento anni riposa nel cimiterino di Auteuil a Parigi. Almeno un grazie.
E’ disponibile, in rete, il numero 4 (nuova serie) della rivista «CNS-Ecologia Politica». Di seguito un appello e il sommario completo.
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SOMMARIO del numero 4 (giugno 2014)
Articoli
Guglielmo Ragozzino – Nell’albero europeo la linfa è russa
Immaginiamo il sistema energetico dell’Unione europea come un gigantesco e antico albero, con radici, tronco, rami e foglie. Un unico albero. Le radici prima di tutto. Esse indicano l’origine dell’energia che l’albero riceve; due sono quelle principali: produzioni dirette e importazioni. Dall’esterno arrivano, soprattutto con navi e tubi, carbone, petrolio e gas. All’interno dell’Unione si produce energia con le stesse fonti, alle quali si devono aggiungere le rinnovabili, in particolare idroelettrica e poi solare ed eolica….
Salvatore Altiero – Biocidio: soggetti e paradigmi sottotraccia in Europa
Rispetto alla stratificazione sociale di epoche passate fondate su diseguaglianze giuridiche o politiche, l’odierna gerarchia tra settori sociali più o meno svantaggiati si fonda sulla relazione competitiva tra individui formalmente liberi e uguali. Ciò avviene all’interno di una cornice di relazioni in cui la proprietà si erge ad unica espressione di libertà e potere. Relazione e scambio sociale sono pressoché totalmente assunti all’interno del mercato e del consumo e la natura è considerata materia prima e non risorsa essenziale alla vita, cosicché la sua preservazione sembra orientata a non alterare il modello di sviluppo più che alla costituzione di una comunità ecologica, in cui uomo e ambiente siano soggetti di un rapporto armonico e non predatorio…
Gaetano De Monte – Nella Puglia del biocidio la devastazione non ha solo il marchio dell’Ilva
A un certo punto, quando i denti dell’escavatore sono andati più a fondo nel terreno, i carabinieri del nucleo tutela ambientale di Bari, che fino ad allora stavano conducendo i carotaggi in diverse cave dismesse presenti nella Provincia di Foggia – nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Bari su un traffico illecito di rifiuti – sono stati costretti a sospendere i sondaggi. Troppo forte il sospetto che quei pezzi metallici emersi dal sottosuolo fossero la spia, in realtà, di una presenza ben più lugubre, e cioè, di fusti contenenti materiale radioattivo. Così, gli investigatori hanno dovuto interrompere gli scavi, per il momento…
Marina Forti – Gas di scisto, non è un miracolo economico
Contrariamente a quanto ci dicono, la «rivoluzione» del gas di scisto contribuirà solo in modo molto marginale alla crescita economica negli Stati uniti, il Paese che più ha investito in questa industria. Meglio tenerlo presente anche in Europa. Ma davvero il gas di scisto è la «rivoluzione energetica» che rilancerà l’economia americana? Almeno due studi pubblicati di recente dicono il contrario. Le ricadute economiche di questa fonte di energia sono sopravvalutate, e la cosiddetta rivoluzione del gas di scisto contribuirà solo in modo molto marginale alla crescita economica negli Stati uniti…
Daniela Patrucco – Segnali controversi di un improbabile ritorno al carbone
E’ opinione diffusa che la crescente richiesta di energia sarà soddisfatta in futuro con il ricorso massiccio al carbone. Paradossalmente il combustibile della prima rivoluzione industriale sembra godere di una seconda giovinezza, per una concomitanza di fattori, fra cui il miraggio di un minor inquinamento del carbone grazie alle nuove tecnologie, la riduzione del costo del carbone connessa alla forte esportazione dagli Stati Uniti e l’incidente di Fukushima che ha accelerato la ripresa del carbone in alcuni stati, come la Germania. Anche a causa delle emissioni troppo inquinanti del carbone, gli Stati Uniti stanno infatti optando per una produzione di energia elettrica attraverso il gas, estratto con la tecnica della perforazione idraulica (fracking) delle rocce…
Maura Benegiamo – Senegal: la pastorizia alla sfida del land grabbing
Negli ultimi dieci anni si è registrato un significativo aumento delle transazioni terriere a larga scala che hanno interessato in particolare i paesi del Sud del mondo: vaste aeree di terra arabile sono state vendute, affittate o date in concessione a investitori nazionali e stranieri a seguito di negoziazioni tra imprese transnazionali e governi, senza alcun coinvolgimento delle comunità locali. La mancanza di trasparenza e lo scarso rispetto dei diritti umani ha valso alla maggior parte di queste transazioni l’etichetta di ‘land grab’…
Marco Bombagi – Edili Cgil a congresso: innovazione e sostenibilità
Si è tenuto il 2-3 aprile a Roma il 18° congresso nazionale degli edili Cgil. “Un nuovo modello di sviluppo per il settore delle costruzioni” la chiave di lettura della due giorni al Teatro Italia: “Siamo alla fine di un’epoca storica e di fronte alla nascita di un diverso modello che dovrà coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale”…
Medicina Democratica Alessandria – Martin Luther King e la nonviolenza
Nell’anniversario della scomparsa di Martin Luther King, assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis, commemorare e onorare il grande combattente nonviolento significa proseguirne la lotta. Qui e ora proseguire la lotta di Martin Luther King contro il razzismo, la lotta per difendere la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani, significa impegnarsi per l’immediata abolizione di tutte le scellerate misure razziste e assassine; significa impegnarsi per far cessare la criminale persecuzione dei migranti, abominevole persecuzione che continua a provocare una mole immensa di sofferenze e di morti; significa impegnarsi per abolire i campi di concentramento…
Rubrica di Giorgio Nebbia
La chimica del riciclo
Nel film «Il laureato» di Mike Nichols (1967) considerato uno dei più importanti film della storia, quando il giovane Benjamin Braddock (un grande Dustin Hoffman) torna a casa dopo la laurea, tutti si preoccupano del suo avvenire e di come farlo sposare con la figlia del socio del padre. Il solerte amico di famiglia, il signor McGuire, lo prende da parte e gli dice: “Benjamin: ti dirò una sola parola: plastica”…
Puglia: crescita e declino dello zucchero
Mi ricordo. Passando vicino Foggia, d’estate, si sentiva l’acre odore, o profumo, dello zuccherificio, un odore che “sapeva” di barbabietola e di melasso, di polpe e di lavoro umano nell’estate rovente, nei campi, nelle fabbriche. Tanti anni fa molti studenti universitari o insegnanti in vacanza, nei quaranta giorni della “campagna saccarifera”, trovavano un piccolo guadagno nei laboratori degli zuccherifici, addetti all’analisi, un carro dopo l’altro, del contenuto zuccherino di ciascuna delle partite di barbabietole che entravano nella fabbrica. In quelle poche settimane estive, senza respiro e interruzione, le barbabietole mature sono raccolte e portate, in lunghe code di camion, negli zuccherifici…
Conviene salvare i territori perduti
Navigano lentamente in Parlamento varie iniziative legislative che mirano a limitare il “consumo di suolo”, cioè a rallentare o fermare la continua perdita di superfici agricole che ogni anno sono occupate da costruzioni e ricoperte da cemento e asfalto. Per dirla con parole chiare, i proprietari di terre agricole che rendono pochi soldi cercano di venderle ad alto prezzo a chi cerca superfici su cui costruire edifici o strade, con molto maggiori profitti. Ne conseguono non solo la perdita di attività e produzioni agricole, ma soprattutto profonde alterazioni sia del paesaggio, sia della circolazione delle acque e della ricarica delle falde idriche sotterranee…
I 30 anni di «Verde Ambiente e Società»
Il primo numero della rivista Verde Ambiente è apparso nel 1985, in un periodo di grande importanza per la storia dell’ambiente. I Verdi erano da poco entrati nelle amministrazioni locali e in Parlamento, c’era nel paese una domanda di una nuova politica; erano ancora aperte le ferite provocate dall’incidente al reattore ucraino di Chernobyl, che aveva sparso elementi radioattivi nel cielo di mezza Europa, con ricadute fino alla pianura padana…
Approfondimenti
Lorenza Paoloni – Gli agricoltori canadesi si mobilitano per bloccare la nuova legge governativa sulle sementi
Serge Halimi – ITTP: la trappola transatlantica
Vandana Shiva, La carovana internazionale dei semi
Memoria
Giuseppina Ciuffreda – La natura fra capitale e lavoro
Una costante accomuna i defunti grandi partiti del movimento operaio, la sinistra catto-liberale, i rifondanti, gli innovatori hi-tech, i teorici del comune e tutti loro ai liberali e agli economisti classici, ai Chicago boys e alle Chiese nonostante le differenti visioni e l’opposizione politica: la rimozione della natura. È un abbaglio moderno che destra e sinistra condividono, ancorati entrambi al binomio produttivo ottocentesco capitale-lavoro.
James O ‘Connor – Seattle, gli Usa e la sinistra rossoverde
La posta in gioco a Seattle, lo scorso novembre, era più grossa di quel che appariva. Era infatti in discussione da una parte il ruolo del commercio e degli investimenti esteri, quindi del WTO e delle altre istituzioni economiche internazionali nel futuro dell’economia globale. Dall’altra, il ruolo futuro del movimento anti-WTO e delle sue diverse anime. Limitando il discorso agli Usa, è forse utile pensare a questo movimento come ad una coalizione più o meno temporanea o duratura tra i sindacati (i rossi), gli ambientalisti (i verdi), e gli internazionalisti (rosso-verdi).
Recensioni
AAVV, Sostieni Sankara, Padova, Beccogiallo, 2014 (Marinella Correggia)
Walter Patalocco, Thyssenkruppen. I tedeschi alle acciaierie di Terni, Terni, Morphema, 2013 (Marco Vulcano)
Daniela Poli, ed., Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze, University Press, 2013 (Fabio Parascandolo)
Video
La nuova edilizia che viene dalla campagna – Daniela Ducato, una contadina dell’edilizia
Nuovi scenari per un artigianato sostenibile – L’alpaca nelle colline umbre
Nuovi contadini nella Val di Vara – L’azienda biologica Ca’ du Pipin
Nuovi contadini nella Val di Vara – L’azienda biologica Giandriale