Calabria antica … cioè modernissima
di Pierluigi Pedretti
L’Associazione Italiana di Cultura Classica è una libera associazione di docenti, di studenti e di semplici cittadini. Nacque nel 1897 a Firenze per iniziativa di un gruppo di studiosi del mondo classico, fra cui il grande papirologo Girolamo Vitelli e il filologo Felice Ramorino. Da più di cento anni dunque l’AICC si fa promotrice di diffondere la classicità, adoperandosi per la salvaguardia e la diffusione dei valori umanistici, fondamento della moderna cultura europea.
L’Associazione oggi – dopo aver acquisito un elevato prestigio – conta un grande numero di iscritti che fanno capo a diverse delegazioni locali o tematiche. Proprio una di queste, “Antico & Moderno”, ha organizzato, sotto la guida di Emanuele Lelli, un viaggio d’istruzione particolare nell’Italia del covid.
Ciò che avrebbe dovuto essere una tappa di conoscenza reale della Calabria, si è trasformato in una esperienza virtuale nella regione del profondo sud. Con la partecipazione di decine di licei italiani e di studiosi di fama venerdì 16 aprile si è svolta «Continuity 2021», una intensa giornata di studi fra discussioni in diretta, interviste e documentari. Il filo conduttore è studiare i testi delle civiltà greca e romana con uno sguardo folklorico, attento a quei tratti popolari dei quali anche i più idealizzati “classici” sono permeati. Emanuele Lelli, anima della giornata, per metterli in luce, e interpretarli, è partito dall’ipotesi – dipanata nel suo testo «Sud antico» (Bompiani 2016) – secondo cui la forza della tradizione culturale, di generazione in generazione, avesse potuto conservarli, almeno nella memoria, in comunità agropastorali di antichissime origini greco-romane, quali ancora oggi si presentano in numerosi luoghi del nostro Meridione: fra gli anziani contadini dell’Aspromonte o dei pastori d’Abruzzo, fra gli allevatori del Salento o dei caprai dei Nebrodi. Alla giornata sono stato invitato anche io, curando – insieme a Franco Daddo Scarpino – un documentario su uno dei luoghi più affascinanti del Mezzogiorno, la Sila. Lo trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=8HV736TZQ-Q.
Per chi volesse seguire l’intera giornata l’AICC ha messo a disposizione su you tube le due sessioni, mattutina e pomeridiana (Continuity: viaggio nella calabria antica e moderna)
Le foto sono di Franco Daddo Scarpino (mammaliacalabra.it).
Mammalia Calabra – che prende il nome dal saggio pubblicato dallo studioso Armando Lucifero nei primi annni del ‘900 – è un racconto per immagini, un documento scientifico ma soprattutto un omaggio alla Terra di Calabria e all’incredibile ricchezza della sua fauna autoctona.
Mi congratulo con l’associazione italiana di cultura classica , per tutto il lavoro che sta portando avanti su la nostra storia e cultura. Conoscere le nostre tradizioni il nostro stile di vita passato in un tempo antico ci arricchisce sempre di più facendo crescere il nostro bagaglio culturale. E poi vedere il nostro territorio silano e Presilano illustrato e commentato dal nostro professore Luigi Pedretti e stato più che unico ,meraviglioso. Penso che questi progetti servono per la crescita ma soprattutto perché ci fa tornare indietro,e il mio pensiero è sempre stato di dire chi avanti vuole andare indietro deve tornare. E lo preso come mio stile di vita. Bravi a tutti voi e complimenti.